Negli ultimi mesi a Parma il gruppo neofascista Casa Pound sta portando avanti il tentativo di guadagnare spazio nella città.
Alcuni mesi fa questo gruppetto ha cominciato a farsi notare tramite qualche bliz notturno, ad esempio quando fu attaccato uno striscione di carattere revisionista nella via intitolata a Tito in ricordo dei “martiri delle foibe”; è poi stata scandalosamente concessa a questo gruppo una sala civica per tenere un’assemblea pubblica.
Già in seguito a questi episodi e ad una prima apertura di una loro sede in quartiere Molinetto, il fronte antifascista cittadino si era mobilitato e aveva cominciato a discutere di come fare terra bruciata intorno a Casa Pound: si era reagito informando il quartiere, con un presidio contro una distribuzione di pane tentata dai neofascisti alle 9 di una domenica mattina in una piazza del centro e con una campagna capillare di volantinaggio fatta davanti alle scuole e portata avanti dai Giovani Comunisti.
Un primo risultato si è avuto con la cacciata dei fascisti dalla suddetta sede da parte di chi affittava loro i locali, sotto la pressione di un gruppo di cittadini della zona. In seguito vi è stata però una nuova apertura di una loro sede: questa volta nel quartiere Montanara, un quartiere con una forte presenza operaia e storica roccaforte della sinistra a Parma.
A questo si è aggiunto il tentativo di alzare il tiro da parte dei neofascisti, quando nella notte tra il 24 e il 25 aprile scorso, la sede della federazione provinciale di Rifondazione Comunista di Parma è stata oggetto di atti vandalici. Sebbene non sia stata lasciata nessuna “firma”, il luogo e il momento scelto non lasciano spazio a dubbi circa gli autori dell’atto. In queste settimane si sta lavorando per preparare una risposta di massa. Si è tenuta un’assemblea pubblica proprio nel quartiere Montanara, che è stata anche oggetto di provocazioni da parte di elementi di Casa Pound, mentre il neonato Comitato Antifascista Q.re Montanara, si sta già muovendo per informare ogni abitante del quartiere tramite presidi, volantinaggi capillari e con l’obiettivo di convocare una manifestazione di massa nel quartiere che riesca a coinvolgere tutta la città.
Solo costruendo una mobilitazione popolare dell’intera città, dei lavoratori, degli studenti, è possibile togliere ogni spazio politico a Casa Pound, cacciarli dal quartiere Montanara e porre le basi affinché non tentino più di conquistare spazi nella nostra città. Per questo, non c’è dubbio, gli antifascisti di Parma, tra cui Rifondazione comunista in primis, si mobiliteranno nelle prossime settimane.