Alcuni punti difesi dai marxisti in Venezuela per la vittoria della rivoluzione venezuelana - Falcemartello

Breadcrumbs

Alcuni punti difesi dai marxisti in Venezuela per la vittoria della rivoluzione venezuelana

Le pattuglie elettorali e le UBEs devono discutere come organizzare assemblee in ogni strada, quartiere, fabbrica ecc. e queste assemblee devono servire per eleggere i candidati alle future elezioni. Ancora più importante, in queste assemblee devono essere eletti i dirigenti bolivariani ad ogni livello.

La reazione contraria della dirigenza chavista a questa proposta indica che è assolutamente necessaria difenderla. Il movimento bolivariano è in grande misura - e soprattutto nei livelli più alti - un conglomerato eterogeneo, che non sempre risponde alle aspettative delle masse. La lotta per democratizzarlo e legarlo alle esigenze della base è una questione decisiva, che va molto più in là della possibilità di organizzare delle elezioni primarie per definire i candidati. Il punto è che dopo anni in cui si è fatto appello alla partecipazione delle masse, esse si sentono pronte per farlo e ciò mette in difficoltà tanti “dirigenti” autoproclamati…

La costruzione di una struttura di potere dei lavoratori, dei contadini e dei soldati deve servire anche per dare un canale di espressione alle richieste della base, per decidere come distribuire il bilancio comunale, statale e federale. La base rivoluzionaria costituita dalle pattuglie e dalle altre organizzazioni bolivariane deve eleggere delegati, anche loro revocabili in ogni momento, a una grande assemblea federale rivoluzionaria per fare in modo che la stessa scelga la direzione della rivoluzione, che deve rispondere in ogni momento di fronte alle assemblee rivoluzionarie.

Questo sistema di potere operaio, dove a prendere le decisioni sono i lavoratori e le altri classi oppresse, deve svilupparsi ad altri livelli. Per democratizzare i centri di studio, si dovrebbe chiedere la elezione delle autorità scolastiche ed universitarie, e ogni studente, professore, operaio e impiegato deve disporre di un voto e partecipare nelle decisioni.

Un potere del genere dovrebbe lottare per:

-La nazionalizzazione del sistema bancario e finanziario sotto il controllo dei bancari e degli altri organismi sociali.

-Il non pagamento del debito estero (solo nel 2004 il Venezuela ha pagato 2 miliardi di dollari) e l’uso di queste risorse per migliorare le condizioni dei più poveri

-La nazionalizzazione delle principali industrie e dei servizi sotto il controllo operaio, per disporre delle leve fondamentali per poter decidere cosa, come e per chi produrre.

-La creazione di una struttura pubblica per la distribuzione interna delle merci e il controllo del commercio estero

-La costituzione di brigate di autodifesa che in ogni quartiere e azienda mantengano l’ordine e la sicurezza della popolazione,

-La costituzione di milizie operaie e popolari che difendano il processo sociale rivoluzionario da qualsiasi aggressione esterna o interna.

-Assicurare il controllo operaio e la gestione democratica dell’industria petrolifera statale, PDVSA, garantendo la partecipazione dei lavoratori in tutti gli organi di decisione,

- Il controllo operaio e popolare dei mezzi di comunicazione per contrastare le campagne mediatiche del golpismo, che continuano anche dopo il 15 agosto.

- L’istruzione militare di massa, "ogni pescatore, ogni studente, ogni persona del popolo deve imparare a usare un fucile, perché questo è il concetto del popolo in armi" (Chavez nel coro del programma televisivo Aló Presidente, Aprile 2004)

Torna a Venezuela: un altro scacco alla reazione