Novembre
Il mese di novembre è stato un mese di agitazioni e lotte in diverse scuole e città d’Italia. Non è ancora il tempo per un bilancio complessivo di queste mobilitazioni. Il movimento studentesco è ancora in moto. L’attenzione di molte scuole si rivolge ora al corteo nazionale dell’11 dicembre. Si può però iniziare a raccontare e a trarre le prime lezioni da quello successo fino ad adesso.
Neanche una lira alle scuole private
Le scuole private piangono miseria. Ma quanto è già stato dato loro? La Finanziaria ‘99 ha stanziato per gli istituti privati circa 1200 miliardi. Grossa parte di questi soldi sono stati distribuiti alle regioni da girare in seguito alle private. A questo si possono aggiungere tutti gli stanziamenti fatti dai Comuni. Padova ha dato 200 milioni agli istituti cattolici, Roma 17 miliardi alle materne private ecc. L’elenco è lungo e purtroppo ad oggi non esiste una stima complessiva. Le regioni più ricche nel ‘95 già finanziavano il 15% del costo-studente delle materne private.
Notizie dai comitati in difesa della scuola pubblica
L’Autonomia Scolastica non ha soltanto un effetto sull’aumento della selezione scolastica. Ha anche l’effetto di frammentare le lotte. L’unità tra scuole è stata sempre condizione necessaria per la vittoria del movimento. Solo attraverso un costante lavoro di informazione reciproca, azioni e programmi unitari, potremo fermare l’avanzata dell’Autonomia Scolastica. Queste brevi cronache sono un piccolo passo in questa direzione.
Vota le liste in difesa della scuola pubblica!
Da anni le nostre scuole sono pressate da problemi interni ed ogni giorno se ne aggiunge qualcuno più scottante. Gli studenti, però, iniziano ad organizzarsi contro i problemi causati dall’Autonomia Scolastica il cui vero nome è privatizzazione della scuola pubblica.
Il regolamento dell’Autonomia Scolastica è stato approvato lo scorso 26 febbraio. Ma l’Autonomia è già sperimentata da diverso tempo. In questo senso il Liceo scientifico Vittorini di Milano ha rivestito un ruolo d’apripista
No al riordino dei cicli!
Il ministro Berlinguer spiega che sono gli studenti più intelligenti a continuare gli studi, mentre i fannulloni abbandonano. Questa è una favoletta. La selezione avviene tra chi può permettersi economicamente di continuare gli studi e chi no. E’ selezione di classe.