Sabato 1 ottobre a Licata, con il Coordinamento studentesco dei GC in testa, circa un migliaio di studenti delle scuole superiori ha manifestato contro lo stato d’abbandono in cui versano molti istituti scolastici nella nostra città ed in tutta la provincia di Agrigento.
Il corteo ha espresso rivendicazioni chiare e condivise dai lavoratori della scuola che insieme agli studenti hanno chiesto finanziamenti per una scuola pubblica, laica e democratica al fine di ostacolare la privatizzazione del sistema scolastico ed il progetto neoliberista di mercificazione dei saperi.
La carenza di investimenti strutturali ha costretto anche quest’anno centinaia di studenti a seguire le lezioni in condizioni precarie, a causa della mancanza di arredi, sedie, aule e banchi mentre altri edifici vengono adattati a campi di raccolta per migranti con reti e sbarre d’acciaio.
È stato espresso profondo disagio dai manifestanti per lo sforzo sostenuto da migliaia di famiglie di lavoratori per l’acquisto dei libri di testo, i giovani hanno reclamato invece politiche radicalmente diverse in materia d’istruzione.
Molti dirigenti scolastici hanno tentato di impedire la partecipazione al corteo di centinaia di ragazzi, minacciando punizioni e ritorsioni dentro e fuori gli istituti ma la risposta degli studenti è stata tuttavia immediata ed i presidi-manager sono stati individuati come responsabili, insieme all’amministrazione provinciale ed al Sindaco, dell’attuale situazione di degrado nelle scuole della nostra città, complicata dalla logica delle privatizzazioni ed imposta dalla cronica mancanza d’investimenti per le strutture pubbliche in Sicilia come in tutto il mezzogiorno d’Italia.
Il Coordinamento degli studenti, composto da giovani comunisti, ha intrapreso da più di un anno un percorso finalizzato alla coesione tra il movimento studentesco ed i lavoratori della scuola, per opporsi alle politiche scolastiche delle amministrazioni locali e provinciali facendo emergere le contraddizioni, per continuare a difendere la scuola pubblica attraverso la costruzione di un fronte unico tra lavoratori della scuola e studenti, a Licata come in tutta la provincia di Agrigento.