Il mese scorso si è riunito il Consiglio nazionale dei rappresentanti delle consulte studentesche provinciali. La maggioranza, sostenuta da Unione degli studenti e Rete degli studenti, ha approvato un documento che, facendo un quadro molto parziale dello stato dell’istruzione media superiore nel paese, chiede in punta di piedi al Miur di fare qualcosa in merito.
Il documento sottolinea tra gli altri il problema del contributo volontario. Su quest’ultimo se ne rivendica la legittimità invocando maggiori controlli del ministero per garantirne la volontarietà. Sempre in lotta, al contrario, nella campagna nazionale “Il contributo non lo pago” ha portato avanti una linea di boicottaggio del contributo rivendicandone l’abolizione totale. Legittimare anche solo la volontarietà o l’adeguamento al reddito, come proposto da Federazione degli studenti (struttura legata al Pd), significa accettare la politica dei tagli e il processo di privatizzazione della scuola pubblica. Sempre in lotta non ci sta: no al contributo scolastico!