Campi Bisenzio (Fi) - La Toscana è al secondo posto tra le regioni italiane per sfratti per morosità rispetto al numero di abitanti. Duecentomila sono gli sfratti previsti nei prossimi cinque anni e allo stesso tempo vi sono 425mila case sfitte, tenute in questo stato da grandi gruppi immobiliari o banche per tenere alti i prezzi del mercato e della compravendita.
Solo a Campi Bisenzio, comune della periferia fiorentina che conta meno di 45mila abitanti, ci sono circa 500 alloggi invenduti davanti ad un fabbisogno abitativo che non supera i 300 nuclei familiari.
Da tempo come circolo Prc abbiamo deciso di occuparci di casa. Abbiamo prima lavorato sulle vertenze nelle case popolari ed impedito alcuni sfratti per morosità. Abbiamo individuato concretamente terreni dove costruire nuove case popolari, con fondi pubblici.
In seguito abbiamo cercato di collegare diverse situazioni: dall’emergenza di ritrovarsi in mezzo alla strada, alla condanna a pagare a vita un affitto o un mutuo. è barbaro che ci sia qualcuno costretto a vivere senza una casa, com’è barbaro lavorare una vita intera per pagarsene una.
Per questo abbiamo lanciato un’inchiesta operaia sulla casa: uno strumento di lotta, non di statistica, che ci permettesse di parlare di nuovo di condizione abitativa, anche laddove non si considera esistere una “emergenza casa”. Una inchiesta che ha riguardato per l’80% del campione intervistato operai del nostro territorio. Sono emersi dati interessanti.
La percentuale di chi si trova in affitto è più alta della media ufficiale e sono moltissimi i non più giovani costretti a vivere con i propri genitori. Il 31% è monoreddito: perdi il lavoro, perdi la casa.
La metà del campione intervistato destina circa il 50% del reddito per la casa, con una spesa media di 623 euro al mese. Il 30% però spende solo di affitto o mutuo tra i 700 e i mille euro. Comprare casa è un miraggio: in Toscana ci vogliono almeno 8,2 annualità per comprarsi un’abitazione modesta.
Il 45% ritiene che il disagio abitativo sia causato da Banche e Agenzie immobiliari. Non a caso il 26% si dichiara favorevole alla tassazione delle case sfitte. Altrettanti – dato assolutamente interessante – si dichiarano favorevoli a espropriare le case sfitte.
Una grossa percentuale crede che la carenza di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) sia il vero problema ma è altrettanto convinta che la graduatorie siano ingiuste perchè vi accedono dei presunti “privilegiati”. Un luogo comune radicato nella testa di tanti lavoratori dalla propaganda del Pd nazionale e locale che spesso ha definito la casa popolare “un privilegio” piuttosto che un diritto.
L’8% degli intervistati dà la colpa del problema casa agli immigrati che saturano il mercato. Altro luogo comune perché – come già detto – ci sono più case che famiglie. (l’inchiesta completa la si può trovare su www.rifondazionecampi.org)
All’assemblea di presentazione dei risultati dell’inchiesta hanno partecipato in grossa parte inquilini delle case popolari e migranti sotto sfratto, a fianco di operai italiani. Tutto questo ci ha convinto ancora di più quanto sia necessario unire le diverse vertenze e le diverse lotte.
Adesso continueremo a lavorare per creare un gruppo anti-sfratto, assieme e con tutti i compagni, lavoratori e migranti. Abbiamo invitato gli stessi partecipanti all’assemblea a prendersi sulle spalle questo compito senza alcuna delega nei nostri confronti, visto che solo il diretto protagonismo dei soggetti interessati può realmente ribaltare i rapporti di forza.
Lavoreremo per fare un vero e proprio censimento degli sfratti sul nostro territorio, coinvolgeremo sempre più inquilini nelle lotte sociali più generali, attiveremo campagne e mobilitazioni sul tema, continuando a chiedere la trasformazione in Edilizia Residenziale Pubblica delle nuove costruzioni.
*segretario Prc Campi Bisenzio, Firenze