Meridiana, 1.634 no ai licenziamenti!
Meridiana, la seconda compagnia aerea italiana (del miliardario arabo Aga Khan o “Aga Cane” come dice una canzone popolare sarda) ha deciso di cacciare circa 1.634 lavoratori, con la motivazione dei buchi di bilancio e della crisi. I lavoratori, in gran parte in cassa integrazione dal 2011, non ci stanno e hanno reagito alla sconvolgente notizia con assemblee all’aeroporto di Olbia e Malpensa e presidi permanenti nei vari aeroporti, tra cui Olbia e Cagliari. Le proteste sono state così dure che i manager hanno innalzato in fretta e furia una barriera di lastre d’acciaio e filo spinato attorno al quartier generale di Olbia, per proteggersi dalla rabbia dei licenziati.
I lavoratori obbiettano che è una crisi costruita, perché la gran parte delle tratte sono state spostate dalla compagnia Meridiana a AirItaly, controllata dalla Meridiana stessa, che ha incrementato i debiti della società un paio d’anni fa e al contempo “ruba” il 47% dei profitti della compagnia principale. Inoltre i debiti della società ammontano a circa 352 milioni, che per una compagnia aerea di proprietà di una holding multimiliardaria non sarebbero una situazione disastrosa. In molti poi si domandano la sorte dei recenti 250 milioni iniettati nella compagnia dagli azionisti. Gli amministratori della compagnia dell’“Aga Cane” sostengono che i licenziamenti siano necessari e dolorosi, per evitare la chiusura tra due anni della compagnia. Di fatto, stando a quanto proposto, la massiccia riduzione di personale e dei vettori comporterebbe già ora la fine della compagnia: taluni suppongono che sia un modo per snellire la compagnia e venderla ai “cugini” del Qatar e farne una compagnia per vip.