Il problema della gestione dei rifiuti, negli ultimi anni, è diventato sempre più rilevante, tanto da incidere non solo sull’ambiente ma anche sulle tasche dei cittadini in maniera spropositata.
Questo è dovuto anche al fatto che la classe dominante non è intervenuta in modo adeguato a risolvere la questione ma, affidandosi ai privati, si è solo attivata per ottenere maggiori privilegi.
La gestione dei rifiuti è un servizio primario che deve essere offerto a tutti i cittadini al fine di garantire il loro diritto alla salute; il suo affidamento ai privati, però, ha provocato enormi danni in quanto non viene rispettato questo presupposto fondamentale.
E così i cittadini si ritrovano da un lato servizi più scadenti e dall’altro costi più elevati; testimone ne è il comune di Licata, dove la Tarsu (Tassa rifiuti solidi urbani), negli ultimi due anni, ha subito l’aumento esagerato del 160%.
Nei comuni, l’eventuale variazione di questa tassa, spetta al Consiglio comunale ma, visto che a Licata nel corso di quest’ultima amministrazione questo si è dimesso, questa decisione è stata presa dal sindaco.
Come certificato dalla sentenza della Cassazione questo è un provvedimento illegittimo; per questo motivo il circolo Resistençia Prc di Licata ha avviato una petizione popolare per l’annullamento del raddoppio della Tarsu nel nostro comune.
I cittadini si sono dimostrati molto favorevoli all’iniziativa: le firme raccolte ad oggi sono quasi 2.500! Ciò testimonia che le speranze di un cambiamento sono sempre presenti, pur riscontrando tra chi ha firmato una profonda sfiducia nei confronti della politica attuale. Forte scalpore ha provocato la nostra petizione, infatti il sindaco ha palesato molti dubbi sul fatto di continuare a far parte dell’attuale gestione dei rifiuti oppure abbandonarlo a favore di un altro Ato (Ambito territoriale ottimale) che comporterebbe un notevole risparmio economico, anche se per noi si tratta pur sempre di gestione privata e quindi inadeguata.
Rifondazione propone una serie di soluzioni che comportano sia un cambiamento totale dell’attuale situazione, sia vantaggi per i cittadini.
La nostra principale alternativa è quella di uscire dall’Ato per avere una gestione pubblica dei rifiuti poiché solo la partecipazione del popolo può mettere davanti l’interesse collettivo a quello economico dei privati.
Questo implica una partecipazione attiva dei lavoratori del settore e in particolare dei nostri concittadini, i quali si troverebbero direttamente a gestire un servizio fondamentale per il benessere di noi tutti.
La gestione pubblica di questo servizio dovrebbe essere accompagnata dalla raccolta differenziata porta a porta. Da qui nasce l’idea del riciclaggio dei rifiuti, in modo tale che essi non diventino più veleno per la nostra salute, ma fonte di ricchezza e guadagno per la collettività.
Il vantaggio di questa alternativa consisterebbe in una riduzione dei costi del servizio e, contemporaneamente, i ricavi non andrebbero più ai privati, ma direttamente al comune, il quale potrebbe incentivare la raccolta differenziata e risolvere alcune problematiche.
I giovani licatesi intendono dare un segnale forte e chiaro… I servizi determinanti per la collettività devono essere strappati dalle grinfie di mafie e speculatori e tornare nelle mani del popolo e dei lavoratori.
Crediamo che solo con la partecipazione attiva della cittadinanza e dei lavoratori in genere la nostra città potrà avviare una rinascita e che una serie di sprechi e di veri e propri furti potrebbero essere evitati.