UDINE - I giorni 31 marzo e 1 aprile si sono svolte alla Danieli & C. Officine Meccaniche le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu).
Sono trascorsi tre anni da quelle giornate di inizio febbraio del 2008 nelle quali ci siamo insediati come Rsu dopo decenni di assenza di una rappresentanza sindacale interna alla fabbrica. Da subito la direzione aziendale non ha acconsentito al riconoscimento della Rsu, in quanto contestava il corretto svolgimento delle operazioni di voto. Il contenzioso giudiziario che ne è seguito ci ha visti vincitori in prima istanza, ma l’appello voluto dall’azienda si trascina tuttora nei tribunali a causa dei continui rinvii da parte del giudice del lavoro.
Questi tre anni di limbo e i continui rinvii giudiziari, hanno sicuramente limitato e compromesso la nostra azione sindacale. L’azienda non solo ci negava qualsiasi incontro che noi proponevamo, ma addirittura ci è stato negato l’utilizzo di gran parte del monte ore di permessi sindacali necessari a garantire una presenza assidua all’interno della fabbrica.
Ne è seguita una perdita di consenso caratterizzata da disdette da parte degli iscritti ed una bassa partecipazione alle assemblee sindacali.
Ci siamo trovati ad operare, quindi, in un ambiente molto arretrato dal punto di vista sindacale. In queste circostanze dominano sentimenti quali l’individualismo e l’egoismo che poi spesso e volentieri diventano l’anticamera di quella diffidenza razzista nei confronti del diverso: impiegati contro operai, lavoratori italiani contro lavoratori stranieri, ecc...
Con queste condizioni, non proprio rassicuranti, si sono aperte le urne i giorni 31 marzo e 1 aprile, alla presenza di una sola lista, quella della Fiom.
Un obbiettivio del tutto dignitoso sarebbe stato quello di eguagliare almeno il numero di votanti della scorsa elezione (159 nel 2008) e credevamo molto difficile il superamento di quel traguardo.
Quanto ci sbagliavamo! Come già accaduto in passato e come ci ha dimostrato anche la vicenda della Fiat in questi mesi, quando tutto sembra perduto e la ritirata inevitabile, ecco che le lavoratrici e lavoratori prendono in mano il proprio futuro e con grande determinazione, assumono il ruolo di protagonisti degli avvenimenti che più li riguardano. Mettendo a tacere qualsiasi pronostico e le malelingue le lavoratrici e i lavoratori della Danieli hanno letteralmente travolto le urne e al termine delle due giornate avevano partecipato al voto 336 lavoratori, più del doppio rispetto e tre anni fa!
Certo è vero, che gli aventi diritto di voto nel nostro stabilimento sono più di 2mila, ma se si considera che qualche centinaio di dipendenti sono impegnati in trasferte varie ed altrettanti sono i quadri, il numero di partecipanti sfiora il 50% dei lavoratori direttamente coinvolti nella produzione. Risultato assolutamente eccezionale per la fabbrica sindacalmente più arretrata della regione!
Molti sono stati i lavoratori romeni e gli impiegati che hanno partecipato alla votazione. Coloro che erano i più emarginati sono diventati i primi partecipanti di queste elezioni. Non si può affermare con assoluta certezza che le divisione interne fra i lavoratori siano scomparse, ma sicuramente questa grande affluenza ci dimostra che i lavoratori ci sono e desiderano con forza ritornare a partecipare attivamente alla tutela dei propri diritti.
Siamo perfettamente consci che il grande risultato ottenuto alle elezioni non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per traguardi sempre più ambiziosi.
*Rsu Danieli