Dopo aver raccolto quasi un milione e mezzo di firme nel corso del 2010 (più del doppio di quante erano necessarie), il 12 e 13 Giugno 2011 si vota per fermare la privatizzazione dell’acqua. Si tratta di un appuntamento di enorme importanza e molte sono le mobilitazioni in campo per arrivare a raggiungere il quorum necessario per sconfiggere il governo Berlusconi, che vuole consegnare ai privati il bene comune più prezioso: l’acqua!
Il decreto Ronchi (Decreto Legge n.135 del 25/09/2009), tra un articolo e l’altro in cui si sancisce la completa liberalizzazione (leggasi privatizzazione) dei servizi pubblici locali, prevede l’obbligo, per gli enti locali, di mettere a gara la gestione del servizio idrico, aprendo quindi alla privatizzazione dell’acqua pubblica. I vincitori della gara si spartiranno un bottino miliardario: il mercato delle bollette e la gestione dei finanziamenti per rimettere in sesto la rete idrica.
Si tratta dell’ultimo passo di una lunga marcia dal pubblico al privato di tutti i beni e servizi che servono per spostarsi, per comunicare o, come l’acqua, semplicemente per vivere.
Proprio per questo occorre allargare il raggio della battaglia contro la privatizzazione dell’acqua: tutte le privatizzazioni portate avanti negli ultimi vent’anni sono state un disastro: centinaia di migliaia di posti di lavoro persi, crollo dei livelli di sicurezza sul lavoro e degli standard dei servizi offerti, drammatico impoverimento delle risorse collettive.
Questo è il bilancio delle privatizzazioni, ad esempio, della Telecom e delle ferrovie dello stato e ora vogliono fare lo stesso scempio con la privatizzazione delle Poste.
Tutti i nostri diritti sono sotto attacco e la vertenza in difesa dell’acqua pubblica va inserita in una battaglia più generale, unendosi alle mobilitazioni studentesche e operaie, come l’ultimo sciopero generale del 6 maggio che, non a caso, ha visto molti giovani scendere in piazza insieme a decine di migliaia di lavoratori, con molti slogan contro la privatizzazione dell’acqua, oltrechè in difesa dei posti di lavoro e del contratto nazionale.
Il 12 e 13 giugno si può portare a casa, dopo tanti anni, una prima vittoria contro le politiche liberiste, che segni un’inversione di tendenza ed un rilancio dell’idea del pubblico e della proprietà collettiva dei beni
In questo opuscolo, realizzato in collaborazione con l'ambientalista Massimiliana Piro, trattiamo tutte queste questioni e cerchiamo una risposta marxista alla devastazione dello stato sociale, di cui la privatizzazione dell'acqua costituisce solo un aspetto.