Energia nucleare - A guadagnarci sono solo i padroni
A quasi un mese dall’inizio della crisi nel complesso nucleare di Fukushima un’abnorme presenza di iodio 131 è stata confermata nella falda, così come di tellurio, molibdeno e zirconio. Roberto Mezzanotte, già direttore del Dipartimento di Scienze nucleari dell’Ispra, azzarda l’ipotesi seguente: “A Fukushima è probabile che l’enorme quantità d’acqua usata per raffreddare il reattore 1 vi sia poi penetrata nel terreno attraverso una qualche via d’uscita, così com’è anche defluita nel mare”.