Coordinamento nazionale dei lavoratori di Sinistra classe rivoluzione
Domenica 19 aprile a Bologna
Domenica 19 aprile a Bologna
Il primo aprile, al photofinish prima della disapplicazione del contratto, è stata raggiunta l’intesa fra l’ABI (l’associazione di categoria dei banchieri) con i sindacati per il rinnovo del contratto dei bancari.
Quale strategia sindacale dopo il Jobs act?
Ottimismo all’annuale festino padronale di Cernobbio, il 14-15 marzo: il costo del petrolio in discesa, i miliardi della Banca centrale europea e l’indebolimento dell’euro sul dollaro rappresentano per lorsignori la miscela ideale per avere nel 2015 la tanto attesa ripresa economica. Ripresa che sommandosi al Jobs act e alle tante “riforme” promesse dal governo Renzi dovrebbe assicurare lavoro e prosperità.
Il seminario deve essere il momento in cui non ci limitiamo a criticare le scelte erronee della Camusso, di Landini e della maggioranza Cgil, cosa che sappiamo fare fin troppo bene ma, se non vogliamo cadere nel velleitarismo, si deve discutere dei nostri compiti futuri e degli obiettivi strategici. Sperando di fare cosa utile inviamo alcune note sintetiche al riguardo.
La Cgil sta promuovendo una proposta della legge di iniziativa popolare che dovrebbe regolamentare tutto il mondo degli appalti sia privati che pubblici. Era ora! Dopo la riforma Fornero, anche quel minimo di regolamentazione è stato spazzato via quasi del tutto.
La politica dei proclami di Fiat è utilizzata, principalmente, come vuota propaganda, ancora di più oggi che si sta procedendo al rinnovo delle rappresentanze sindacali in tutti gli stabilimenti. Le elezioni sono state precedute dall’ennesimo scontro tra le sigle firmatarie del Ccsl (il contratto specifico di lavoro vigente in Fiat) e la Fiom. Nonostante infatti le tute blu della Cgil abbiano ottenuto dalla Corte costituzionale il diritto ad esercitare le funzioni sindacali in Fiat, sono state vergognosamente escluse dal rinnovo delle Rsa!
“Caro lavoratore,
dalle verifiche effettuate, a fronte di un tasso di assenteismo complessivo rilevato nel sito di Pontedera significativamente più elevato rispetto a quello riscontrabile presso gli altri siti produttivi del Gruppo Piaggio in Italia e, in generale, tra le aziende del settore, è emersa un sua presenza al lavoro del tutto discontinua, caratterizzata da ripetute assenze di breve periodo, imputate a titoli diversi, potenzialmente tali da determinare un oggettivo impedimento alla possibilità di un utile impiego della sua prestazione lavorativa.
(....) Le segnaliamo altresì che, laddove non constatassimo cambiamenti, fermo il diritto della nostra società di verificare l’effettiva giustificazione di ciascuna sua assenza, ci vedremo costretti a trarre tutte le conseguenze derivanti dalla mancanza di utilità e/o interesse per una prestazione caratterizzata da modalità siffatte.
Distinti saluti. Piaggio & C. s.p.a”