Nella tradizione persa nei tempi, settembre è un mese un po’ cupo perché, fra scuola e lavoro, ricomincia la solita vita di sempre, da quest’anno è ancora più cupo per lo stillicidio degli aumenti tariffari in Lombardia, che porta l’aumento delle tariffe dei trasporti Atm e delle ferrovie regionali.
Per quanto riguarda l’Atm i biglietti dei mezzi pubblici a Milano aumentano ben del 50%, si passa quindi da 1 euro a 1,50 euro, aumentano invece del 25% gli abbonamenti settimanali. Questo progetto di aumentare le tariffe dei trasporti è passato, come il testimone di una staffetta olimpica negli ultimi 200 metri, dalla giunta Moratti alla giunta Pisapia che, con la consueta coerenza di chi ha detto in campagna elettorale: “incrementiamo l’uso dei mezzi pubblici!”, non ha fermato questo progetto, ma l’ha applicato, deliberandolo il 29 luglio, perchè è anche tradizione che le manovre più impopolari si fanno in estate, con poca gente tra i piedi.
Questa manovra è “dolorosa, ma necessaria per rispettare il Patto di Stabilità” ha poi specificato Pisapia. Però se c’è un aumento, c’è sicuramente qualche servizio in più: l’incremento della validità del biglietto da 75 a 90 minuti. Quanta grazia! Con un aumento di 50 centesimi l’utente paga comunque 3 centesimi in più al minuto. Ancora più beffarda la notizia che gli abbonamenti annuali verranno esclusi dall’aumento delle tariffe.
Già vediamo masse di studenti e di lavoratori precari che si mettono in fila, tutti contenti, a pagare 170 euro di abbonamento annuale, solo per l’Atm, mentre qualcuno finge di non sapere che sono molti, provenienti dai comuni limitrofi, ad usare l’abbonamento unico TrenoMilano (TreNord + Atm), che guarda caso può essere fatto solo in forma mensile.
Subiscono aumenti del 10% anche le ferrovie gestite dal gruppo TreNord, che gestisce la rete ferroviaria regionale. Le tariffe vanno per fasce chilometriche, per cui chi percorre da 0 a 5 km paga un biglietto d’andata 1,30, chi percorre 5 - 10 km, come il sottoscritto, 1,65, chi percorre 10 - 15 km 2 euro e così a salire. Solo tre mesi fa si pagava circa 1,50 euro e qualche mese prima ancora 1,30. Questo per quanto riguarda i singoli biglietti, per gli abbonamenti rimando al sito Atm e TreNord e quando vedrete le tabelle, con un po’ di immaginazione, vedrete l’assessore ai trasporti lombardo Raffaele Cattaneo che ride e si sfrega le mani, perchè con la storia di aumentare le tariffe per coprire un “buco” di 82 milioni di euro, ci tirerà su molti più soldi, visto che già solo la manovra della giunta milanese dovrebbe coprire il famigerato buco e portare qualcosa di più.
Sarei però un ingrato se non parlassi delle migliorie delle Ferrovie Nord con i nuovi aumenti, ma mi salvo in corner perchè di migliorie non ce ne sono. Nonostante tutti i soldi sborsati, ogni mattina i treni sono sovraffollati perchè ne passano due ogni ora, scarse condizioni igieniche e ritardi lunghissimi quando piove.
Milano è cambiata: nuovo sindaco, nuova giunta comunale. Ma a pagare siamo sempre noi, studenti e lavoratori.