Il governo statunitense ha deciso di potenziare la base di Aviano. I motivi, scritti sui documenti inviati alle autorità regionali per i pareri d’obbligo, sono inequivocabili: durante la guerra contro la Jugoslavia dei mesi scorsi, l’apparato radar di quella base si è dimostrato inadeguato alla bisogna, da qui la decisione unilaterale di rifarlo ex-novo, con una spesa a carico degli americani di molte centinaia di migliaia di dollari.
Se lo "Zio Sam" decide di mettere mano così largamente al suo portafogli, è segno evidente che intende, in futuro, fare uso, piaccia o non piaccia agli italiani, di quella base. E le autorità italiane?
I primi a dire di sì sono stati i militari, con una sola riga: "Nessuna osservazione da fare", e in effetti, non tocca ai militari contestare su queste cose. Le prese di posizione avrebbero dovuto essere state fatte dai politici, ma da questo punto di vista, tranne Rifondazione comunista che ha votato contro, il consenso è stato totale, anche da parte dei Verdi e dei Ds presenti nella Commissione Regionale per le Servitù militari, chiamata ad esprimersi.
Secondo loro la commissione esprime solo un parere tecnico, quindi se gli scarichi fognari e i pozzi artesiani sono a norma di legge, sul resto non c’è nulla da dire. Anzi, il rappresentante Ds ha duramente stigmatizzato, alla presenza di ufficiali italiani e americani, il voto contrario di Rifondazione comunista, definendolo come detatto, appunto, da sole motivazioni politiche.