Il 30 gennaio l’Università di Bologna inaugurerà l’anno accademico consegnando la laurea honoris causa in Relazioni Internazionali al Presidente della Repubblica Napolitano.
La scelta da parte dell’Ateneo bolognese è chiarissima: ci congratuliamo con chi negli ultimi mesi ha messo in piedi il Governo delle banche, del grande capitale, delle privatizzazioni, delle università private e cattoliche.
A proposito di “relazioni internazionali”… nel corposo curriculum vitae di Napolitano c’è anche l’istituzione dei Cpt e dei flussi migratori, che hanno aperto la strada alle politiche securitarie cavalcate poi dalla destra xenofoba.
D’altronde il rettore Dionigi non ha mai preso posizione contro la riforma Gelmini e vuole ringraziare chi ha apposto la firma allo smantellamento dell’istruzione pubblica. Smantellamento che la stessa amministrazione dell’Alma Mater Studiorum negli ultimi anni ha portato avanti in modo diligente: blocco del turn-over per i docenti, tagli selvaggi dei corsi di studio e dei dipartimenti (se non vere e proprie soppressioni), taglio alle borse di studio e ingerenza dei privati grazie al nuovo Statuto d’Ateneo.
E così ancora una volta al danno aggiungono la beffa: da un lato si impedisce ai figli dei lavoratori di avere un’istruzione gratuita e di qualità per pagare il debito contratto con le banche, dall’altro ci si inchina di fronte a chi sta manovrando questo stato di cose e gli si regalano le lauree.
Siamo in prima fila tutti i giorni per respingere le politiche di austerità, ci faremo trovare pronti per respingere chi le rappresenta e per inaugurare noi l’ Anno Accademico... che sia di lotta!