Venezuela: Mano dura contro capitalisti e speculatori!
Il Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha messo in galera 140 tra imprenditori, commercianti e dirigenti d’azienda, accusati di aggirare fisco e clienti alzando artificiosamente i prezzi.
Il Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha messo in galera 140 tra imprenditori, commercianti e dirigenti d’azienda, accusati di aggirare fisco e clienti alzando artificiosamente i prezzi.
Le elezioni municipali dell’8 dicembre in Venezuela hanno segnato un’altra vittoria per la rivoluzione Bolivariana, con 5,1 milioni di voti (49,24% del totale) andati al Partito Socialista Unito (Psuv) e ai suoi alleati del Grande Polo Patriottico, contro i 4,4 milioni (42,72%) dell’opposizione. Se si contano anche i voti dei candidati Bolivariani fuori dall’alleanza principale del GGP, il consenso totale per la rivoluzione sale a oltre il 54%.
Elezioni Comunali dell’8 dicembre
Solidarietà alla rivoluzione bolivariana contro la guerra economica
In queste settimane che precedono le elezioni municipali dell’8 dicembre, si è intensificata la campagna a base di speculazione, accaparramento, arricchimento, innalzamento dei prezzi e sabotaggio economico.
La situazione difficile della sinistra italiana induce spesso a guardare alle vicende estere con un misto di ingenuità e provincialismo, ed è un peccato perché l’internazionalismo significa semmai studiare con attenzione le lezioni della lotta di classe negli altri Paesi, convinti come siamo che le contraddizioni fondamentali del sistema capitalistico abbiano un carattere mondiale.
Il presidente Maduro ha di recente evidenziato correttamente la gravità della guerra economica contro la rivoluzione bolivariana, accusando i capitalisti (Fedecamaras, Consecomercio e Venamcham) e annunciando una serie di misure per farle fronte, come l'arresto di quasi cento di questi parassiti.
Il Messico è di nuovo in fiamme. Tra venerdì e sabato scorso polizia ed esercito hanno sgomberato violentemente lo Zocalo, la piazza centrale della capitale del paese , che ospitava la protesta degli insegnanti. Il governo borghese di Enrique Pena Nieto vuole imporre una controriforma dell’istruzione.
Ripubblichiamo questo articolo di Francesco Merli (apparso per la prima volta su Falcemartello n. 169, del settembre 2003) che traccia la storia del governo di unidad popular, fino al tragico epilogo del colpo di stato di Pinochet, l'11 settembre 1973.