Un’assemblea panamericana in difesa della riforma agraria, delle fabbriche recuperate e dei diritti è stata convocata a Joinville, in Brasile, dall’8 al 10 dicembre.
Principale promotore di questa riunione, naturale sviluppo della prima assemblea latinoamericana delle fabbriche occupate tenuto a Caracas nel novembre del 2005, è il movimento delle fabbriche occupate.
L’incontro rappresenta un salto qualitativo per il movimento in tutto il continente americano e permette un ulteriore passo avanti nel coordinamento e nell’integrazione del movimento su scala internazionale.
Le organizzazioni che lo promuovono sono il Consiglio delle Fabbriche Occupate del Brasile, il Movimento Nazionale delle Fabbriche Occupate (MNER) in Argentina, il Fronte Rivoluzionario Venezuelano dei Lavoratori delle Fabbriche Occupate o in Cogestione Operaia (FRETECO), il Movimento Sem Terra del Brasile (MST), il Centro per i Diritti Umani di Joinville-Brasile, e il Comando Nazionale del lavoratori (PIT-CNT), principale confederazione sindacale uruguayana.
All’incontro prenderà parte anche Alan Woods, direttore del sito In Defence of Marxism.
Informeremo in nostri lettori dello svolgimento rispetto allo svolgimento di questa importante manifestazione, a cui prenderà parte anche Paolo Brini, del Comitato centrale della Fiom.
Ecco la traduzione del volantino che pubblicizza l'assemblea
l Consiglio di Coordinamento delle fabbriche occupate, il Movimento dei Lavoratori Senza Terra (MST) ed il Centro per i Diritti Umani di Joinville (CDH) in Brasile, insieme al Movimento Nazionale delle Fabbriche Occupate (MNER) in Argentina, al Fronte Rivoluzionario Venezuelano dei Lavoratori delle Fabbriche Occupate o in Cogestione Operaia (FRETECO) e alla PIT-CNT uruguayana, invitano i lavoratori di fabbriche recuperate, i salariati di città e campagne, parlamentari, movimenti sociali e giovani di ogni angolo d’America a lottare in difesa degli interessi della classe operaia e per la sovranità dei popoli contro l’imperialismo. Tutti sono invitati a prendere parte all’assemblea panamericana in difesa di lavoro, diritti, riforma agraria ed industria manifatturiera che si terrà a Joinville, Santa Catarina, Brasile, dall’8 al 10 dicembre 2006.
Malgrado la volontà di capitalisti, governi da loro pilotati, multinazionali e del capitale finanziario di sottometterci al loro supersfruttamento, noi operai di ogni paese, in difesa dei nostri più diretti interessi, abbiamo resistito alla chiusura di fabbriche, alla perdita di posti di lavoro e agli attacchi ai nostri diritti.
In Argentina ci sono centinaia di fabbriche, recuperate dai lavoratori, che fronteggiano una crisi causata dai capitalisti e dal loro governo. In Uruguay, con l’appoggio della PIT-CNT, si è sviluppato un forte movimento per la salvaguardia e l’occupazione di fabbriche. In Bolivia sono stati i minatori che, difendendo i propri posti di lavoro e combattendo contro privatizzazioni e la chiusura di miniere, hanno messo all’ordine del giorno la rivoluzione in Bolivia e la nazionalizzazione di gas e petrolio. In Brasile, per salvaguardare migliaia di posti di lavoro, gli operai hanno occupato fabbriche e portato avanti una lotta di nazionalizzazione delle fabbriche. In Venezuela hanno occupato fabbriche nel corso della lotta contro il sabotaggio economico della classe dominante. Con l’appoggio dell’UNT si è dato vita ad un movimento che ha raccolto l’appello del governo di Chavez in favore delle nazionalizzazioni. Persino negli Stati Uniti la chiusura di centinaia di grandi industrie e la distruzione di migliaia di posti di lavoro ha costretto gli attivisti sindacali ad affrontare la questione dell’occupazione e della nazionalizzazione di queste compagnie.
Ecco perché abbiamo organizzato vari incontri nazionali ed internazionali di lavoratori in lotta. Ecco perché intendiamo confrontare ed unire le nostre lotte di oppressi contro il nemico comune dell’umanità , vale a dire il capitalismo, con le sue guerre ed il saccheggio delle ricchezze che noi stessi produciamo. A Caracas nel 2005 abbiamo sostenuto che:
“Loro le chiudono, noi riapriamo le fabbriche. Loro rubano le terre, noi le occupiamo. Loro fanno guerre e distruggono intere nazioni, noi difendiamo la pace ed il bene sovrano del popolo. Loro dividono e noi uniamo. Perché noi siamo la classe operaia. Perché noi rappresentiamo il presente ed il futuro dell’umanità”.
(Dichiarazione del 1° Incontro Americano delle Imprese Recuperate dai Lavoratori, Caracas, 29/10/05).
“Ogni fabbrica od ogni tenuta agricola che chiude sono cimiteri di posti di lavoro. Ecco perché gli operai nelle città ed i salariati nelle campagne hanno il diritto di occupare imprese e terre per difendere il loro lavoro e i diritti della nostra gente. Ecco perché occupiamo fabbriche e le rendiamo produttive”.
(Dichiarazione del 1° Incontro Americano delle Imprese Recuperate dai Lavoratori, Caracas, 29/10/05).
Sappiamo bene che non si può parlare di diritti umani quando il lavoro o sotto la tirannia del capitale. Senza riforma agraria, invece di lavoro, nei campi e nelle città ci sarà solo un aumento della miseria.
I lavoratori non possono accettare che movimenti sociali e difensori dei diritti umani continuino ad essere trattati alla stregua di banditi e ad essere sottoposti a misure giudiziarie sulle basi di accuse riservate ai più infami criminali. Solo organizzandoci e lottando potremo salvaguardare i posti di lavoro in modo sostanziale e dare adeguate risposte ai bisogni delle masse. Solo libere e democratiche discussioni tra lavoratori, coordinate a livello internazionale, potranno garantire solidità organizzativa alle nostre lotte in difesa degli interessi della classe operaia.
La condivisione delle varie esperienze che sarà resa possibile dall’assemblea panamericana in difesa di lavoro, diritti, riforma agraria ed industria manifatturiera ci permetterà di tirare le somme e pianificare azioni comuni per alzare il livello della lotta in ogni paese. Solo combattendo e difendendo ogni posto di lavoro ed ogni conquista troveremo una via d’uscita all’attuale situazione. A quelli che ci dicono che non c’è scampo, che non si può reggere il confronto con le forze del capitale, rispondiamo con la nostra determinazione a lottare uniti in difesa di tutto ciò che di progressista l’umanità ha costruito.
L’invito che rivolgiamo a tutti è di organizzare delegazioni e attività preparatorie a livello nazionale per incontrarci all’incontro panamericano in difesa di lavoro, diritti, riforma agraria ed industria manifatturiera che si terrà presso il complesso Cipla, in Brasile, dall’8 al 10 dicembre 2006 per resistere, confrontarci e portare avanti la nostra lotta.
Ottobre 2006