Corni (Modena) – Le scuole sono precarie pure in termini di sicurezza: in diverse aule del mio istituto ci sono frequenti distacchi di intonaco, finestre rotte (addirittura ad una bidella, aprendo una finestra, questa le è precipitata addosso facendola cadere) ma soprattutto aule sovraffollate. Il problema è sempre quello: tanti problemi, pochi interventi e a volte inutili.
Cito solo alcuni dei molteplici problemi:
Bagni: assenza di carta igienica, di sapone e di asciugamani. Sono i luoghi che detengono il primato degli ambienti più sporchi dell'istituto, ma non do la colpa agli addetti alla pulizia che fanno il possibile, e nemmeno solo agli studenti. La circolare n. 9537 emanata dal Ministero nel dicembre 2009 prevede infatti un taglio del 25% delle spese per il personale addetto alla pulizia delle scuole. La situazione può solo peggiorare.
Aule: numerosi distacchi di intonaco dai muri, numero di alunni presenti nelle aule al di sopra dei limiti previsti dalla legge, ancor più dopo i tagli previsti dalla legge Gelmini. Addirittura, in alcuni sportelli didattici previsti dall'istituto, il numero dei presenti in aula sfiora i 30 alunni suddivisi per anno scolastico. Nell'ultimo piano, una porta antipanico presenta problemi ed è in questo stato da alcuni anni ma, nonostante questo, il Comune di Modena ha deciso che il denaro andava “giustamente” speso nell'installazione di inutili telecamere con sensori di movimento. Perché inutili? Semplice. Nei corridori sono presenti in media tre docenti e un addetto alle pulizie, un numero più che sufficiente per controllare quei pochi ragazzi che durante l'intervallo decidono di rimanere vicino alle classi mentre la maggior parte degli studenti si sposta nel cortile o nel bar della scuola. Se proprio volevano farci sentire al Grande Fratello, perché non installarle nel cortile dove il rischio di atteggiamenti “poco raccomandabili” è maggiore? E poi, è possibile sapere quante migliaia di euro sono spesi per questo sistema di telecamere mentre la scuola è in rovina?
Per caso vogliamo ottenere il premio di maggiori produttori di precarietà nel mondo?