Le due tornate di elezioni amministrative tedesche in maggio segnano un duro colpo per la Merkel e i partiti che sostengono il suo governo: oltre alla perdita della maggioranza nel piccolo land dello Schleswig-Holstein, con la Cdu che raggiunge il risultato più basso dal 1950, brucia il crollo in Nordreno-Westfalia, il primo land tedesco in termini di popolazione (18 milioni di abitanti), dove il partito della Merkel ottiene il peggior risultato di sempre (26,3%) con un calo di oltre otto punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni del 2010.
Parallelamente alla perdita di consenso di Cdu e Fdp, avanza il partito socialdemocratico Spd (+5% in entrambi i land) che propone una gestione “più sociale” delle politiche di austerità. Secondo un sondaggio, metà degli elettori della Spd in Schleswig-Holstein sono contrari alle misure approvate dal partito quando era al governo, come l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni e il pacchetto di tagli allo Stato sociale “Hartz IV”, ma non vedono nella Linke un’alternativa credibile. Il dato del partito di sinistra segna infatti un netto arretramento, dal 6 al 2,2% in Schleswig-Holstein dal 5,6 al 2,5% in Nordreno-Westfalia, una perdita di voti che secondo alcuni studi sui flussi elettorali riguarda soprattutto lavoratori e disoccupati e si è riversata oltre che verso la Spd, verso l’astensione e il Partito dei pirati, che cresce da una percentuale inferiore al 2% nelle precedenti elezioni a circa l’8%. Rivendicando più “democrazia e trasparenza”, i Pirati si ergono a contestatori del sistema politico dei partiti tradizionali, un grillismo in salsa teutonica.
Ma sarebbe del tutto fuorviante partire dal parallelo rafforzamento del Movimento cinque stelle e del Partito dei pirati per teorizzare una presunta diversità culturale di Italia e Germania nei confronti del resto d’Europa, per la quale la critica al sistema politico si anteporrebbe a quella sulle misure economiche. Al contrario, la situazione tedesca dimostra, seppur in negativo, quanto gli effetti della crisi siano determinanti nel ritmo con cui si sviluppa il processo di radicalizzazione delle masse europee contro gli attacchi imposti dalla Banca centrale. Questo infatti si esprime più speditamente sul fronte elettorale laddove gli effetti della crisi si sono abbattutti più pesantemente, i partiti socialdemocratici sono già stati screditati in governi che hanno sferrato politiche di austerità e i lavoratori hanno cominciato a cercare uno sbocco politico dopo essere scesi sul terreno della lotta sindacale; la Grecia rappresenta il punto più avanzato di questo processo.
I lavoratori tedeschi non sono stati ancora colpiti in modo decisivo dalla crisi, i sindacati possono ancora sedersi a tavoli di trattativa in cui si discute di aumenti salariali, riuscendo anche a strapparli (nella pubblica amministrazione locale ultimamente è stato ottenuto un incremento del 6%). Questo contesto spiega come possa trovare spazio l’illusione che una migliore gestione di una crisi possa essere sufficiente a difendere gli standard di vita dei lavoratori. Così come spiega come, in mancanza di una credibile alternativa a sinistra della socialdemocrazia, si apra uno spazio per partiti dalla retorica anti-politica che incanalano un voto di protesta.
La crisi della Linke, che si è manifestata anche nell’ultimo recente congresso, non ha capri espiatori. Dopo essere emersa come forza alla sinistra della Spd mentre questa entrava nella Grande coalizione, conquistando l’11,8% dei voti nelle elezioni del 2009, ha puntato tutto sul proporsi come partner affidabile nelle coalizioni rosso-verdi locali, piuttosto che sviluppare un profilo indipendente e credibile per la classe operaia.
Il fenomeno dei Pirati non può che avere un carattere volatile, la Germania non è immune dalla crisi dell’euro e dovrà difendere i suoi mercati aumentando la competitività delle sue merci attraverso l’ipersfruttamento dei lavoratori, non basterà la critica al sistema politico ma sarà necessaria una risposta di classe. Sta alla Linke trarre un bilancio onesto di queste elezioni per offrire questa risposta.