Chi può fermare la guerra?
La colossale arroganza con cui l’imperialismo Usa prepara l’invasione dell’Iraq si sta scontrando con un’opposizione enorme tra giovani e lavoratori. Si è però diffusa, nella sinistra, l’idea che la resistenza di Francia e Germania alla guerra abbia qualcosa di progressista e possa essere decisiva, se sommata alle mobilitazioni, per fermare i piani di Bush. Niente è più lontano dalla verità. E’ compito dei comunisti fare chiarezza: la politica dell’asse franco-tedesco è tanto imperialista quanto quella americana. Solamente in Medio Oriente Parigi e Berlino hanno interessi differenti da quelli Usa. Francia e Germania si rendono conto che il terreno di una guerra su larga scala sarebbe a loro sfavorevole a causa della superiorità di mezzi degli Usa. Proprio per questo si mostrano più propensi a mediazioni col regime di Saddam e giocano la parte dei “buoni” interlocutori del mondo arabo. Chirac e Schroeder mascherano la politica di potenza delle loro borghesie con una fraseologia pacifista, sperando, en passant, di sfruttare il risentimento di massa contro la guerra.