A quaranta anni dalla “guerra dei sei giorni”
Guerra, occupazione, resistenza
La guerra dei “sei giorni” (5-10 giugno 1967) rappresenta un punto di svolta fondamentale nella storia del Medio oriente. La vittoria fulminante dell’aviazione e dell’esercito israeliano e la disfatta rovinosa delle forze armate egiziane, giordane e siriane determinano l’ascesa d’Israele a livello di potenza militare regionale di primo piano. Questo fallimento avrà conseguenze politiche rilevanti sullo sviluppo successivo della lotta di liberazione del popolo palestinese. A differenza della Nakba (“la Catastrofe”) del 1948, che aveva avuto l’effetto di prostrare per quasi un ventennio la lotta del popolo palestinese, la sconfitta del giugno 1967 avvenne nel contesto di una generale radicalizzazione delle masse in tutto il mondo arabo.