Con una partecipazione di alcune migliaia di persone si è svolto oggi lo sciopero di 8 ore del comparto industriale della provincia di Caserta, convocato da CGIL CISL e UIL a sostegno della vertenza Whirlpool.
Un corteo partecipato e combattivo ha attraversato le strade del centro cittadino, esprimendo la rabbia per l' arroganza della direzione aziendale, che dopo un mese di tavoli e arrivata all' ultimo incontro con i sindacati con una proposta di esuberi addirittura superiore rispetto a quella iniziale!
I lavoratori di Carinaro, lo stabilimento che nei piani aziendali deve chiudere, nelle scorse settimane hanno dato vita ad un continuo di mobilitazioni, con un presidio permanente fuori i cancelli, scioperi e blocchi stradali.
Lo sciopero provinciale era, dopo la rottura dell' ultimo tavolo del 20 maggio, un atto dovuto per difendere quel poco che rimane del tessuto produttivo e del lavoro in una provincia che ha visto in questi anni uno stillicidio continuo di crisi industriali.
Insieme alla Whirlpool oggi hanno sfilato le altre fabbriche del casertano, ognuna di queste con una storia di cessioni, cambi di proprietà, ridimensionamenti e chiusure che per i lavoratori hanno significato mobilita, cassa integrazione e licenziamenti.
Cosi insieme alla Whirlpool e alle fabbriche dell' indotto, c' erano i lavoratori di Firema, Ixfin Jabil, Finmek.ecc.
Ma c' è stata anche la presenza di fabbriche del napoletano, a partire dalla Whirpool di Napoli e una delegazione dell' Alenia di Capodichino, i cui lavoratori sono anch' essi impegnati in una battaglia per evitare la cessione di parte dei lavoratori ad Atitech. Presenti anche singoli lavoratori e delegati di altre fabbriche: FCA, PCMA, Alenia di Nola, Selex.
Al di la delle presenze di oggi si fa sempre più urgente la necessita di costruire percorsi di mobilitazione comune con una strategia complessiva che non si limiti al singolo appuntamento.
Su questo passaggio qualitativo non ci sono scorciatoie: il sindacato, in primo luogo la Fiom, deve andare all' offensiva e dimostrare di voler fare sul serio per generalizzare la mobilitazione e darle una prospettiva complessiva. L' idea che stabilimento per stabilimento ci si possa difendere non solo è illusorio ma rappresenta proprio la prassi con cui si è arrivati, un pezzo per volta, allo smantellamento di fabbriche storiche.
Se la situazione casertana rappresenta la punto dell' iceberg della desertificazione industriale, la situazione non è dissimile nel resto della regione, in Campania dall' inizio della crisi si sono persi duecentomila posti di lavoro.
La lotta della Whirpool, dopo la riuscita giornata di oggi, continuerà nelle prossime settimane. I lavoratori decideranno le prossime azioni in vista della mobilitazione nazionale per il 12 giugno, data in cui è convocato lo sciopero generale dell' intero gruppo con manifestazione a Varese. Si tratta di respingere un piano di una multinazionale che prevede 2060 esuberi in Italia, un' impresa che non è facile e una scommessa che riguarda non solo i dipendenti Whirpool ma tutti coloro che credono che l' emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi.