La sconfitta all’Ilva della Fiom che, dimezzando i suoi voti (dal 31% a poco più del 15%) racimola solo 6 Rsu (7 con l’impiegato) che non conteranno niente, è il dato negativo più evidente delle recenti elezioni all’Ilva di Taranto, la fabbrica più grande del paese: oltre 9mila dipendenti per un’affluenza al rinnovo delle Rsu di oltre l’80%. Fim e Uilm hanno sostanzialmente mantenuto i loro livelli precedenti: la Uilm si conferma primo sindacato col 38% (5% e 700 voti in meno), la Fim col 24% perde appena 214 voti. La vera novità è il successo dell’Usb che, senza alcuna agibilità sindacale, sottraendo voti alla Fiom, racimola oltre 1.800 voti, corrispondenti al 21% e a 12 delle 59 Rsu elette (23 se le aggiudica la Uilm, 14 la Fim, nessuna gli altri sindacati Fismic e Flmu).