Poligrafico dello Stato:
la lotta è appena cominciata
Per i lavoratori delle pulizie dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato il 1998 si è aperto con un attacco frontale alle condizioni di lavoro e di vita, al quale i lavoratori hanno risposto con una lotta dura e unitaria che si protrae ormai dal 1° gennaio con presidi, manifestazioni e scioperi.
Con un becero tentativo di far carta straccia del contratto collettivo nazionale di lavoro, la Centrosud, la nuova ditta vincitrice dell’appalto per le pulizie, per il quale era stata fatta una gara al ribasso e con finanziamenti inadeguati, ha deciso unilateralmente drastiche riduzioni all’orario ed equivalenti tagli al salario. In questo modo, per fare degli esempi, lavoratori che facevano otto ore passavano a quattro, altri da cinque a due arrivando anche a degli stipendi da 350.000 lire, che per un lavoratore con famiglia significa vivere al di sotto dei livelli di sussistenza.
Questa situazione è il frutto dei tagli ai finanziamenti al Poligrafico (la finanziaria per il ‘98 ne sottrae 850 miliardi) e del progetto di privatizzazione che in modo strisciante, da diverso tempo, si fa avanti.
Giovedì 12 Febbraio si è svolto uno sciopero regionale di quattro ore dei lavoratori delle pulizie con corteo a Roma dal Ministero del Tesoro fino a P.zza Verdi, sede del Poligrafico.
Durante il concentramento abbiamo intervistato Lidia Aiello, delegata CGIL della RSU-I.P.Z.S.
"Questo sciopero" ci ha spiegato Lidia "è uno dei momenti più belli di una lotta che si sta sviluppando da un mese e mezzo ed ha visto l’aggregazione di tutti i lavoratori, sotto le bandiere di CGIL, CISL e UIL, uniti, con l’obiettivo di difendere il proprio diritto al lavoro e al salario. Ad essere stati attaccati siamo stati noi di Piazza Verdi ed i lavoratori del Salario che adesso, dopo quaranta giorni di lotta, hanno ottenuto l’assunzione alle stesse condizioni precedenti.
In questo caso la ditta ha favorito la trattativa, facendo marcia indietro rispetto ai tagli che aveva prospettato mentre qui a Piazza Verdi la ditta ancora non recede... e noi ancora lottiamo! Fino a farli cadere.
Il contratto dice che ad ogni cambio di appalto la ditta che subentra deve assumere tutti alle stesse condizioni e noi questo vogliamo far rispettare."
FM: Al Poligrafico non si era mai verificato che gli accordi non venissero rispettati in maniera così clamorosa. Cosa si nasconde dietro questo attacco?
"La lotta che stiamo portando avanti noi delle pulizie tra un po’
riguarderà tutti i lavoratori del Poligrafico. Hanno cominciato con il settore più debole per poi passare al resto, ma non stanno avendo vita facile. Con la privatizzazione, si vuole procedere ad una netta divisione in settori e gli esuberi che ne conseguiranno verranno mascherati dietro lo specchietto per le allodole della razionalizzazione."
FM: Come sono stati i rapporti con i lavoratori in produzione in questo mese e mezzo di lotta?
"Ottimi! Anche per quello che dicevo prima, abbiamo ricevuto la solidarietà di tutti i lavoratori che si è manifestata anche in atti concreti come l’autotassazione che permetterà a noi delle pulizie di ricevere a febbraio una parte dello stipendio."
FM: Che cambiamento determinerà questa lotta nella coscienza dei lavoratori?
"Un cambiamento radicale, alla fine ci ritroveremo con compagni che mai avremmo pensato di avere. In questa lotta c’è gente alla prima esperienza sindacale che ora metterà nel sindacato tutta la sua voglia di lottare e di
cambiare le cose. Io sono iscritta da un anno e mezzo e sono convinta che questa lotta ci porterà nuova energia."
FM: Quali sono i rapporti con i lavoratori della Centrosud?
"La Centrosud è una di quella cooperative che ti fa socio per poterti sfruttare di più. I lavoratori hanno uno stipendio di circa 7.000 lire l’ora e delle pessime condizioni di lavoro, sono sottoposti ad un ricatto ed accettano questo pur di lavorare.
Noi durante i presidi abbiamo avuto con loro degli scontri, naturalmente il fatto che loro entrino al lavoro non aiuta la nostra battaglia, per il futuro sarebbe auspicabile che anche loro scendano in lotta per delle degne condizioni di lavoro."
FM: A che punto è la trattativa?
"Il ministro Treu ha ribadito che la ditta deve rispettare il contratto.
Noi ora siamo qui per chiedere con forza l’intervento del ministero sul Poligrafico per rescindere il contratto con la Centrosud ed indire una nuova gara d’appalto.
Dobbiamo aver fiducia solo in noi stessi e nella nostra lotta, perché se continueremo con questa determinazione alla fine vinceremo."
Riteniamo che la vicenda del Poligrafico sia emblematica di come gli spazi per la concertazione siano sempre più ridotti dal comportamento dei padroni.
Rinunciando ad aumenti salariali i lavoratori delle pulizie erano almeno riusciti ad assicurarsi regole chiare che li salvaguardassero nei cambi d’appalto; ora assistiamo ad un tentativo vergognoso di ignorare che quelle regole esistano.
Siamo convinti che il sindacato possa rispondere a questo affronto soltanto rimanendo fermamente sul terreno della lotta, rifiutando qualsiasi mediazione al ribasso e facendo proprio lo spirito combattivo che i lavoratori hanno dimostrato in questa lotta.
(Roma, 18 Febbraio 1998)