Sulla base della campagna sviluppata nel Messico e a livello internazionale, gli studenti arrestati il primo dicembre di cui si parla in questo appello sono stati liberati oggi. Questa è la risoluzione, promossa dal Comitato studentesco di lotta del Politecnico (Clep) e da la Izquierda socialista, la tendenza marxista messicana, che abbiamo sostenuto anche in Italia.
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Rivolgiamo un appello al movimento studentesco e operaio nazionale e internazionale a firmare la risoluzione sottostante esigendo la liberazione degli arrestati politici del 1 Dicembre 2014. Quel giorno abbiamo manifestato in centinaia di migliaia di lavoratori e studenti del paese Richiedendo il rilascio dei 43 studenti normalisti. Lo stato, usando come pretesto alcuni atti isolati di violenza di estremisti e infiltrati, ha attaccato compagni che manifestavano pacificamente, colpendone vari e arrestando 3 studenti che avevano come unica colpa quella di lottare perché ci sia una vera giustizia nella nostra società. Questo è stato usato come pretesto dallo Stato per rompere unilateralmente il tavolo di trattativa dell’IPN. Esigiamo la liberazione degli arrestati politici, la soluzione delle rivendicazioni della lotta dell’IPN e l’apparizione dei 43 normalisti.
Lo scorso 1 Dicembre un gruppo di manifestanti che esigevano la comparsa dei 43 studenti normalisti di Ayotzinapa sono stati repressi brutalmente dalla polizia, a prescindere se lì vi fossero padri di famiglia e bambini, decine di compagni sono stati colpiti, alcuni in modo grave. Non solo hanno malmenato compagni innnocenti, ma hanno anche arrestato i compagni Ariel Flores Pérez, studente Professionale 9 dell’IPN, Damiàn Reyes Lara, studente della facoltà di Filosofia e Lettere della UNAM e della Scuola Superiore di Musica della INBA e il compagno Oscar Espinoza Trigueros, che studia nel Collegio di Scienze e Letterature Orientali della UNAM. Questi atti si sommano agli arresti arbitrari del 20 Novembre, dove sulla base delle lotte e mobilitazioni è stato possibile ottenere la libertà dei compagni arrestati. Per queste nuove azioni di evidente repressione statale del governo di Peña Nieto e Miguel Mancera, capo di governo del DF [Città del Messico]:
Rifiutiamo che i compagni arrestati siano delinquenti. Diffidiamo completamente di un governo che ha mostrato la sua grande corruzione e le cui leggi non servono per proteggere il popolo del Messico, ma alla classe benestante. Il segno più evidente di questo è l’incapacità di trovare i 43 studenti normalisti di Ayotzinapa, che provengono da famiglie operaie e contadine, mentre lo stesso presidente e la sua famiglia vivono come re, a costo della sofferenza del popolo, con enormi palazzi e ricchezze, sotto una totale impunità.
Rifiutiamo che questa repressione non abbia a che fare con la lotta dell’IPN, gran parte dei compagni colpiti appartiene a questa istituzione e sono stati loro ad essere aggrediti con maggiore violenza. Questo è un atto coordinato tra il governo federale e quello di Città del Messico, che cerca di colpire la lotta degli studenti del politecnico dopo oltre due mesi di sciopero. Per tanto noi firmatari chiediamo:
-Esigiamo la liberazione immediata e senza accuse degli studenti arrestati lo scorso 1 Dicembre del 2014: : Ariel Flores Pérez, Demián Reyes Lara e Oscar Espinoza Trigueros.
-Esigiamo che il governo messicano, a tutti i livelli, cessi la repressione della protesta sociale e dia soluzione piena alle domande degli studenti dell’IPN e il rilascio dei 43 studenti normalisti di Ayotzinapa. Se così non fosse esigiamo le dimissioni di Miguel Ángel Mancera e di Enrique Peña Nieto.
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Firme dall’Italia
Mario Iavazzi (Direttivo nazionale Cgil)
Paolo Brini, Antonio Santorelli (Comitato centrale Fiom-Cgil)
Diana Terzi (Direttivo nazionale Flc Cgil)
Paolo Grassi (Direttivo nazionale Nidil - Cgil)
Claudio Bellotti (Direzione nazionale Prc)
Alessio Marconi (Cooordinatore nazionale Sempre in Lotta - Coordinamento studentesco)