Il compagno Lal Khan è stato in Italia dal 29 novembre al 4 dicembre per tenere diverse assemblee sulla guerra in Afghanistan e raccontarci del difficile lavoro svolto dai sindacati di classe in Pakistan.
La campagna del Ptudc in Italia si inseriva in una campagna europea alla quale hanno dato la loro adesione dirigenti del movimento operaio come Marcelino Camacho e Tony Benn.
o scopo delle assemblee oltre a discutere della reale situazione che attraversa la classe operaia nella lotta contro il fondamentalismo e l’imperialismo era anche quella di raccogliere fondi per il loro lavoro.Il 29 novembre si è tenuta la prima assemblea italiana a Udine. Alla riunione che si è tenuta alla Camera del Lavoro erano presenti 95 persone. Hanno fatto un intervento di saluto il segretario generale della Camera del Lavoro, Natalino Giacomini e il segretario provinciale del Prc, Stefano Verzegnassi.
Il giorno dopo c’è stata un’assemblea a Parma organizzata dai Giovani Comunisti (25 presenti di venerdì pomeriggio) e un’altra riunione alla sera a Modena alla quale ha dato la propria adesione la Fiom. Quest’ultima è stata l’assemblea che ha visto la partecipazione più alta di operai in proporzione alla presenza (45 persone) è stata anche quella dove si sono raccolti più fondi (oltre 1.300.000 lire).
Sabato 1 dicembre il compagno era a Bologna dove è intervenuto all’assemblea nazionale delle Rsu e nel pomeriggio in un’assemblea organizzata dalla nostra rivista alla quale hanno partecipato 80 persone.
Il lunedì a Napoli c’è stata un’assemblea all’Università con 35 persone e il Martedì a Milano due riunioni. A quella del pomeriggio, organizzata dal Collettivo Pantera e dal Csp hanno partecipato 80 studenti mentre a quella serale alla Camera del Lavoro, con la presenza del compagno Casati, segretario provinciale del Prc, 110 persone.
Un successo da tutti i punti di vista, sia per quanto riguarda il livello del dibattito che per quanto riguarda le presenze. Il giorno 5 il compagno è ripartito per Londra dove l’attendeva un’assemblea.
Quando era già partito ci hanno contattato in redazione la compagna Mecozzi (responsabile Fiom Internazionale), il compagno Brambilla (Fiom regionale Lombardia) e il compagno Breda (Fiom nazionale) per organizzare nuove assemblee. Ringraziamo i compagni appena citati che si sono resi disponibili (seppure in ritardo) comportandosi meglio di altri (anche della sinistra sindacale) che abbiamo contattato e che hanno totalmente ignorato l’iniziativa.
Fino al punto che a Milano la sala Buozzi della Camera del Lavoro abbiamo dovuto pagarla interamente senza neanche avere la riduzione prevista per le strutture sindacali. Nel prossimo numero del giornale daremo un resoconto dettagliato dei fondi raccolti per il Ptudc nelle assemblee e con il documento. Ci limitiamo a dire che è stata superata la soglia dei 3 milioni ma la campagna continua!
E’ stato prodotto un documento in collaborazione con il Ptudc (costo lire 3.000 / 1,55 euro e oltre) che verrà distribuito nei prossimi mesi. Il documento contiene: l’appello dei 49 sindacalisti pakistani che aderiscono al Ptudc, l’appello dei compagni italiani che hanno costituito il Ptudc Italia, un articolo del compagno Lal Khan sul fondamentalismo islamico, un articolo del compagno Dr. Zayar sulla guerra in Afghanistan.
Richiedetelo ai numeri della redazione o inviando direttamente un contributo sul ccp 11295201 intestato ad AC Editoriale coop arl, scrivendo nella causale: "Sostegno Ptudc".