Sabato 29 novembre 2008 un enorme corteo della Federazione Studentesca Nazionale del Jammu Kashmir (JKNSF) ha marciato dalla Piazza del Comitato al Club della Stampa di Rawalpindi, presso lo storico Liaquat Bagh, dove si è tenuto un grande comizio.
Il corteo ha attraversato la Via Murree (Benazir), la via principale delle città gemelle di Rawalpindi-Islamabad, la capitale del Pakistan. Migliaia di studenti dal Kashmir e da tutto il Pakistan hanno partecipato al corteo. Un gran numero di delegati si è unito al comizio successivo, a Liaquat Bagh. Tutti i compagni lanciavano slogan come “Abbasso l’imperialismo, viva il socialismo!”, “Inqlab, inqlab, inqlab socialista!” (Rivoluzione! Rivoluzione! Rivoluzione socialista!), “No alle guerre di religione! No alle guerre nazionaliste! Solo lotta di classe! Lotta di classe! Viva il socialism rivoluzionario!”.
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Il corteo per le vie di Rawalpindi |
I partecipanti portavano cartelli con frasi come “No alla privatizzazione, sì alla nazionalizzazione sotto controllo operaio”, “Chavez siamo con te, abbasso l’imperialismo, viva il socialismo!”, “La lotta continua fino alla vittoria del socialismo!” e altri a favore del socialismo e contro la disoccupazione che cresce con l’attuale crisi finanziaria. Compagni da tutto il Paese e da Rawalpindi si sono riuniti in Piazza del Comitato dove un’enorme carovana di compagni dal Kashmir li ha raggiunti. Questa carovana comprendeva delegati da ogni angolo del Kashmir. Circa cinquanta pullman sono giunti da Muzaffarabad, Rawalakot, Bagh, Kotli, Sansa, Mirpur, Khaigala e tutte le altre aree della regione. Reggevano bandiere rosse con la falce e martello. Quando hanno raggiunto i compagni in Piazza del Comitato le strade sono state bloccate e il corteo si è mosso verso gli storici giardini Liaquat.
Il corteo è terminato al Club della Stampa, dove un gran numero di compagni erano già in attesa del corteo. Ai cancelli dei Giardini di Liaquat migliaia di compagni hanno levato slogan contro il FMI e la Banca Mondiale, contro le politiche antioperaie dell’attuale regime, e per la liberazione nazionale, sociale ed economica delle masse del Kashmir e contro il sistema capitalista. La sede dell’assemblea era coperta di striscioni e bandiere rosse. Il programma è iniziato con canti e poesie rivoluzionari. Quindi è iniziata la sessione di formazione, in cui il compagno Lal Khan ha tenuto un meraviglioso discorso davanti a oltre 4.000 studenti da tutto il Paese. Ha iniziato portando i saluti rivoluzionari all’Assemblea da parte del compagno Alan Woods, dirigente della Tendenza Marxista Internazionale a cui il JKNSF è affiliato. Nel suo discorso ha spiegato le ragioni dell’attuale crisi economica e anche le precarie condizioni di vita delle masse in tutto il mondo. Ha anche affermato che l’unica soluzione a tutti i problemi del mondo come povertà, disoccupazione, inflazione e miseria è la rivoluzione socialista.
Un'immagine dell'assemblea |
Ha anche sottolineato l’importanza del fattore soggettivo perché la rivoluzione sia vittoriosa. Si è detto convinto che i compagni riunitisi in questa enorme Assemblea giocheranno un ruolo cruciale nelle prossime sollevazioni dei diversi movimenti di lavoratori e studenti. Ha affermato che il nostro obiettivo è la rivoluzione socialista in Pakistan, che porterà alla Federazione Socialista del Subcontinente, l’unica via per porre fine a tutte le forme di oppressione e per ottenere la liberazione nazionale. Questa Federazione Socialista aprirebbe la strada per la vittoria della Rivoluzione socialista mondiale, per la quale dobbiamo tutti lottare per la salvezza della civiltà umana, e che sicuramente vinceremo. Si sarebbe potuto sentire il rumore di uno spillo che cade per terra, tanto era il silenzio di questa assemblea di migliaia di compagni durante il suo discorso di 90 minuti, e alla fine c’è stata una standing ovation di circa cinque minuti.
Dopo la sessione dedicata alla formazione hanno preso la parola il presidente del JKNSF, compagno Adil Khan, il segretario generale compagno Abid, il responsabile dell’organizzazione studentesca del JKNSF, compagno Sajid Kashir, il responsabile del giornale, compagno Shoaib Shaam, il vice presidente anziano compagno Intekhab Alam, la compagna Rehana responsabile delle donne, il responsabile dell’organizzazione compagno Wasim Abbasi e il segretario generale della federazione studentesca popolare del Punjab (PSF), compagno Zohaib Butt. Nei loro interventi hanno fortemente criticato le attuali politiche del governo, in realtà emanazione della Banca Mondiale e del FMI. Hanno anche sostenuto che questa lotta continuerà fino alla vittoria della rivoluzione socialista, o altrimenti vi sarà la barbarie, che certamente sconfiggeremo con una rivoluzione vittoriosa.
Dopo la cena è stato votata ed eletta all’unanimità la nuova direzione del JKNSF. Il compagno Amjad Shashwar è stato eletto presidente, il compagno Naveed Latif segretario generale e il compagno Sajid Kashir come responsabile dell’organizzazione. Tutti e tre, insieme ai membri dell’esecutivo, hanno quindi prestato giuramento. Hanno giurato di continuare la lotta finché la federazione socialista del subcontinente aprirà la via al socialismo mondiale. Nel loro giuramento hanno riconosciuto la loro fedeltà e lealtà alla Tendenza Marxista Internazionale TMI e alle sue idee e prospettive. Il programma si è concluso con il massimo spirito rivoluzionario e tutti i partecipanti sono usciti con una maggiore determinazione e fiducia nella vittoria del socialismo rivoluzionario.
Era allestito anche un ampio banchetto di letteratura marxista. Praticamente tutte le pubblicazioni sono state esaurite. La versione tradotta del manifesto della TMI sull’attuale crisi mondiale e il nuovo libro di Lal Khan “L’altra storia del Pakistan, La rivoluzione del 1968-69” sono stati tra i più richiesti. Queste pubblicazioni aiuteranno anche nella crescita politica dei compagni del JKNSF e dei compagni delle altre parti del Pakistan nel prossimo futuro.
2 dicembre 2008
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