Rifondazione e centrosinistra
Manca ancora parecchio tempo alle elezioni amministrative che decideranno il prossimo sindaco di Bologna ma la discussione sull’avvenimento si fa sempre più intensa. Nelle prime settimane successive alla sua candidatura ufficiale erano evidenti le perplessità e la delusione che si respirava in città rispetto a Cofferati e alla sua scelta.
Il personaggio che da segretario della Cgil si era trovato a guidare la mobilitazione contro le politiche antisociali del governo Berlusconi, dopo aver giocato per mesi a nascondino e aver tradito le aspettative di chi già lo vedeva come leader di una svolta a sinistra dei Ds (ricordiamo la posizione astensionista al referendum per l’estensione dell’articolo 18 alle piccole imprese), si “relega” alla corsa a sindaco di Bologna.Un “affare” stimato fra i 40 e i 50 miliardi di vecchie lire, che mette a rischio sia i lavoratori dell’ente che gli ospiti della casa di riposo e le loro famiglie.
La segreteria del circolo, messa in minoranza in una prima votazione, ha trovato il modo di ribaltare le deliberazioni del direttivo del circolo, accettando una politica indifendibile in nome dell’alleanza col centrosinistra. L’intera vicenda è ricostruita in un articolo di Giuseppe Lania, del direttivo del circolo.
Il Prc deve battersi contro le privatizzazioni !
Non ripetiamo un’esperienza disastrosa per il Prc e per i lavoratori!
L’ultima riunione della Direzione nazionale del Prc (25 settembre) ha sancito definitivamente l’abbraccio fra il partito e il centrosinistra. Il Prc è impegnato in una trattativa a tutto campo per definire un programma di governo comune da presentare assieme al centrosinistra in vista delle prossime elezioni politiche.
Queste decisioni rappresentano un punto di svolta decisivo nella politica del Prc. Non si tratta di decisioni riguardanti questioni limitate di tattica, elettorale o di altro genere. Quello che è in gioco è l’intero orientamento del partito.
Ad un anno dalla conferenza un bilancio critico
La crisi dei Giovani Comunisti (Gc) di Avellino sembra essere giunta ad un punto cruciale: nel prossimo mese di Ottobre una conferenza straordinaria dovrà dare all`organizzazione giovanile irpina il coordinamento che finora è mancato. Da oltre un anno infatti, i Gc sono privi dell`organismo dirigente e conseguentemente sono senza un valido e condiviso indirizzo politico.
Il risultato delle recenti elezioni regionali in Friuli Venezia-Giulia conferma l’avvio di una modifica dei rapporti di forza fra gli schieramenti politici già suggerito dall’esito delle elezioni provinciali di Roma. Questo non significa che la “conquista del Friuli Venezia-Giulia” da parte di Illy (così l’hanno definita i giornali) non meriti un approfondimento specifico: esso è necessario per comprendere le ragioni del successo di un esperimento che lo stesso imprenditore triestino del caffè ha definito “un modello per l’Italia”.
Comitato Politico Nazionale del 28-29 giugno 2003
I risultati delle elezioni amministrative e del referendum ci impongono un bilancio critico della politica seguita dal partito negli ultimi anni, e in particolare dopo l’ultimo congresso nazionale. Risulta in primo luogo evidente come nonostante due anni di mobilitazione politica e sociale quasi ininterrotta, il nostro partito non abbia compiuto quel salto di qualità in termini di influenza, radicamento, consenso (anche elettorale) che pure era interamente possibile.