Cividale del Friuli
UDINE - Il circolo del Prc di Cividale del Friuli è stato investito negli ultimi mesi dal dibattito relativo alla presentazione del partito in coalizione con le forze del centrosinistra alle prossime elezioni comunali del 22 maggio. I compagni che scrivono avevano fin dall’inizio dichiarato la propria contrarietà all’ipotesi di aprire una trattativa con degli interlocutori rappresentanti delle forze borghesi locali e unicamente interessati ad ottenere i nostri voti, visto il buon risultato ottenuto dal nostro partito con la presentazione indipendente alle elezioni comunali del 2000.
Tuttavia la maggior parte dei compagni attivi del circolo aveva manifestato la volontà di verificare la possibile esistenza di punti comuni per risolvere le problamatiche della cittadina governata ormai da anni dalle politiche del centrodestra. Per mesi i compagni che avevano sposato questa possibilità sono stati impegnati in estenuanti discussioni che evidenziavano ogni volta l’impossibilità di trovare dei punti programmatici, in particolare sul tema della sanità. Da tempo infatti il circolo aveva manifestato la propria opposizione al progetto dell’assessore regionale della Sanità di attuare la privatizzazione dell’ospedale cittadino trasformandolo in una fondazione.
Quando oramai l’esito dei ripetuti confronti aveva chiaramente determinato l’impossibilità di trovare un’accordo, si è invece assistito ad un rapido scivolamento verso le posizioni del centrosinistra: prima attraverso una bozza programmatica generica, dove lo stesso tema della sanità veniva affrontato in modo “non ideologico” e perciò suscettibile di diverse interpretazioni; poi accettando, senza alcuna pregiudiziale, un candidato sindaco della lista “Cittadini per il sindaco”, espressione di professionisti e di esponenti dell’imprenditoria locale.
La subordinazione del partito ai diktat imposti dal centro sinistra ha inoltre determinato un’accelerazione delle trattative tale da arrivare alla firma dell’accordo finale senza che il circolo avesse potuto esprimersi prima in merito: questo è stato anche frutto delle pressioni esercitate dai rappresentanti del partito presenti in consiglio regionale, preoccupati di mantenere anche a livello locale un buon rapporto con le forze politiche con le quali governano la regione. Chiara dimostrazione infatti è stata la posizione che l’assessore del Prc Antonaz ha assunto in giunta sulla privatizzazione dell’ospedale di Cividale: prima votando a favore di una delibera che dava mandato per uno studio di fattibilità sulla fondazione, poi astenendosi in una successiva nella quale venivano stanziati i finanziamenti per l’attuazione dello studio stesso.
In nome del mantenimento dell’alleanza regionale si è disposti a tutto: mentre a parole ci si dichiara valorosi difensori del diritto alla salute e si ribadisce l’estraneità mantenuta dal nostro partito alle logiche elettorali ed opportunistiche del centrosinistra, nei fatti ci si rende involontariamente corresponsabili dello smantellamento dei servizi pubblici essenziali e si sacrifica l’indipendenza e l’autonomia politica di circoli nei quali per anni i militanti si sono spesi a difesa degli interessi dei lavoratori e delle classi più deboli attraverso un’attività di radicamento sul territorio.