Dalle elezioni emerge una chiara inversione di tendenza che da fiducia a lavoratori, giovani e studenti del nostro paese. Il risultato fotografa la fase nella quale i movimenti, a partire dal movimento operaio, stanno alzando la testa. Lo abbiamo visto sulla vicenda di Pomigliano e Mirafiori, il 16 Ottobre, il 14 Dicembre e nello sciopero della Fiom del 28 gennaio. Anche lo sciopero del 6 Maggio è stato un importante successo in termini di adesione allo sciopero e di partecipazione alle manifestazioni da parte di settori del movimento che nella fase precedente era ai margini.
Il vento cambia, appunto, ma questo vento però non è passato a Bologna. Negli ultimi 15 anni Bologna è trasformata a causa delle politiche del centrosinistra di smantellamento dello Stato Sociale. Abbiamo visto repressione e speculazione edilizia. Si è passati dallo "sceriffo" Cofferati, le cui politiche securitarie sono state solo la punta dell'iceberg, al "bandito" Delbono che ha consegnato la città alla Commissaria Cancellieri. Delbono è stato sostenuto dal nostro partito, scelta che ha lacerato un grande patrimonio politico che era il Prc bolognese. Il partito a Bologna, oggi, ha pagato la scelta di sostenere Merola, ex assessore della giunta Cofferati, scelta non condivisa da 1/3 del Cpf bolognese. Il 10% ai grillini è un voto alternativo al Pd e un voto antisistema, seppur il Movimento 5 Stelle resti una formazione dal carattere reazionario. A differenza di Napoli, le diverse liste che hanno sostenuto Merola prendono circa 3% in più di quanto ha ottenuto il candidato.
Infine, credo che, aldilà di facili entusiasmi solo in parte giustificati, si debba riflettere sul perché la Fds raccolga solo il piccola parte lo spostamento a sinistra. Ancora una volta, una delle ragioni principali va ricercata nelle contraddizioni e nelle ambiguità, per usare degli eufemismi, della stessa Fds. Si può stare con i metalmeccanici della Fiom che stanno costruendo una piattaforma alternativa per il rinnovo del Contratto Nazionale e con i più di 3 milioni di dipendenti pubblici a cui hanno bloccato il Ccnl per i prossimi anni e allo stesso tempo stare con la Camusso che propone un nuovo modello contrattuale che lascia spazio a deroghe e prevede dei contratti nazionali leggeri come fanno dirigenti nazionali di Lavoro Società? Ci si può dichiarare contro la guerra e poi votare contro la richiesta al Direttivo Nazionale della Cgil di assumere una posizione chiara contro i bombardamenti il Libia?
Esiste un nuovo quadro nei rapporti di classe che chiedono delle chiare posizioni di classe da parte del nostro partito. Dovremo seriamente cominciare a lavorare per questo.