Il Venezuela e la rivoluzione in America Latina
Alan Woods sarà in Italia in ottobre per una serie di assemblee sul Venezuela e la rivoluzione in America Latina.
Alan è il promotore della campagna internazionale “Giù le mani dal Venezuela”, direttore del sito web In defence of Marxism ed uno fra i principali dirigenti della Tendenza Marxista Internazionale, a cui FalceMartello aderisce.
È stato un attento osservatore degli sviluppi rivoluzionari in Venezuela fin dal principio, recandosi più volte nel paese latinoamericano. Si è incontrato in varie occasioni con Chavez, che spesso l’ha citato fra le sue principali fonti d’ispirazione per quanto riguarda il suo progetto di “Socialismo del XXI secolo”.
Abbiamo pubblicato gli scritti sulla rivoluzione Venezuelana di Alan Woods in un unico volume, La rivoluzione venezuelana, un’analisi marxista che puoi richiedere alla nostra redazione al prezzo di 9 euro.
All’interno del suo tour in Italia, Alan sarà inoltre fra i relatori dell’“Incontro mondiale di intellettuali ed artisti in difesa dell’umanità”, che avrà luogo a Roma l’11, il 12 ed il 13 ottobre.
Oggi la rivoluzione in Venezuela sta entrando in una nuova, decisiva fase. All’inizio di dicembre sono state convocate le elezioni presidenziali, alle quali il presidente Hugo Chavez si è ricandidato. L’oligarchia e l’imperialismo Usa vedono da tempo Chavez come il loro principale nemico nel continente. Useranno ogni mezzo per impedirne la rielezione. Lo si può notare chiaramente quando propongono come candidato delle destre Manuel Rosales, governatore dello stato di Zulia e tra i protagonisti del fallito golpe dell’aprile 2002.
I capitalisti hanno buone ragioni per essere preoccupati. In Venezuela, tramite il dibattito sul socialismo del XXI secolo, i processi di controllo operaio e di nazionalizzazione di decine di aziende, la partecipazione di milioni di lavoratori e di giovani all’attività politica, il sistema capitalista è seriamente messo in discussione.
La vittoria nelle elezioni di dicembre potrebbe rappresentare un ulteriore passo in avanti per la rivoluzione. Alan Woods ed il Comitato “Giù le mani dal Venezuela” si collocano tra i più sinceri difensori dell’esperienza rivoluzionaria in Venezuela. Allo stesso tempo hanno sempre spiegato la necessità che, per difendere le conquiste di questi anni e per renderle irreversibili, bisogna completare la rivoluzione, espropriando i grandi gruppi industriali, il settore bancario e finanziario, il latifondo e generalizzando gli esempi di controllo e gestione operaia come potere alternativo a quello della borghesia, che è ancora la classe dominante in Venezuela. Un cambiamento rivoluzionario della società inoltre non può limitarsi ai confini di un solo paese, ma estendersi al resto dell’America Latina, mai come oggi attraversata da lotte di massa, dal Messico alla Bolivia dall’Argentina al Brasile.
Per comprendere meglio la nostra analisi sulla situazione attuale in Venezuela, abbiamo pubblicato un opuscolo, dal titolo Votare Chavez, portare a termine la rivoluzione e del costo di un euro.
Le assemblee si stanno svolgendo mentre questo giornale va in stampa, per cui leggerete un resoconto più accurato sul prossimo numero di FalceMartello.
Abbiamo comunque tenuto o hanno luogo in questi giorni, iniziative a Modena, Bologna, Trieste, Firenze, Roma, Caserta, Napoli, Messina e Milano. Proprio nel capoluogo lombardo l’iniziativa si terrà giovedì 19 ottobre alla Camera del Lavoro, Corso di Porta Vittoria, dove è stato invitato anche Gennaro Migliore, capogruppo del Prc alla Camera.
Il nostro interesse sul Venezuela non si esaurisce comunque con le assemblee con Alan Woods. Il Comitato “Giù le mani dal Venezuela” organizza in tutto il paese con regolarità dibattiti, iniziative, proiezioni di video sulle lotte in Venezuela e nel resto dell’America Latina.
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