Prosegue senza sosta la campagna del Comitato in difesa della scuola pubblica di Crema contro il finanziamento delle istituzioni locali e regionali di ben 4,5 milioni di euro a Comunione Liberazione per la costruzione di una scuola privata, mentre le scuole pubbliche sono allo sfascio.
Una nuova tappa è stata segnata dall’arrivo sabato 30 maggio della ministra Gelmini in città per una conferenza stampa in sostegno della campagna elettorale della lista della destra alle provinciali. L’iniziativa era stata pensata in forma riservata alla presenza dell’ormai neo presidente della provincia per il Pdl Salini, noto esponente della Compagnia delle opere, e i suoi selezionati amici di Comunione Liberazione.
Iniziativa in forma riservata perché è ormai noto a tanti che a Crema la campagna del Csp contro i finanziamenti alle scuole private e le manifestazioni contro le controriforme della Gelmini in autunno hanno creato una mobilitazione come non si vedeva da tempo.
In modo fortuito il Csp è venuto a sapere di questa indesiderata visita solo due giorni prima, e nonostante la poca pubblicità che si potuto fare nelle scuole, il pomeriggio dietro allo striscione e alle bandiere vi erano più di un centinaio di studenti, alcuni compagni del Prc e a titolo personale alcuni insegnati di Retescuole. La contestazione che ne è scaturita verso la ministra ha assunto una portata tale che anche i sostenitori del Partito democratico presenti in piazza per la campagna elettorale, che hanno sempre avuto una posizione ambigua sui finanziamenti a Comunione liberazione, si sono dovuti unire, non senza imbarazzo, alla protesta. La Ministra, arrivata in ritardo, accolta da urla, fischi cori e slogan, si è nascosta subito dentro il comune, protetta da due cordoni della polizia in assetto antisommossa.
La inaspettata giornata anti Gelmini arriva dopo le già numerose iniziative messe in campo, assemblee nelle scuole, numerosi volantinaggi in piazza e la magnifica manifestazione del 18 aprile.
Il movimento studentesco cremasco continua la sua battaglia partecipata, nonostante l’imminente chiusura estiva delle scuole.
Che di un vero movimento che sta facendo parlare di sè in città si tratti è confermato anche dal fatto che nonostante la destra abbia vinto le elezioni, non pochi sono i distinguo e gli imbarazzi anche tra le loro fila che incominciano a emergere per lo sfacciato strapotere di Comunione liberazione nelle istituzioni pubbliche. Una parte della destra proprio per questo motivo ha preferito appoggiare delle liste civiche alle elezioni anzichè il candidato ufficiale del Pdl. Sempre in campagna elettorale il presidente del consiglio comunale, Pdl, ha dichiarato sulla stampa locale che in comune c’è bisogno di una verifica della coalizione che governa la città. Anche il Partito democratico e Sinistra e libertà, che al contrario di Rifondazione Comunista, in questa campagna non hanno avuto un ruolo, nel corso della campagna elettorale hanno dovuto prendere posizione netta sulla vicenda in certi momenti rilasciando dichiarazioni alla stampa che sembravano tratte dai volantini del Csp.
Questi non sono che alcuni primi effetti della campagna che stiamo portando avanti, lo scandalo di come impropriamente vengono utilizzati i soldi pubblici piano piano sta uscendo dalle stanze del potere.
Più motivati che mai come Csp continueremo anche nelle prossime settimane la mobilitazione, a partire dall’assemblea rivolta a tutta la cittadinanza che terremo in piazza in centro venerdi 19 giugno sera.
Compagni andiamo avanti, la strada è quella giusta.