Nelle università è sempre più stridente la contraddizione tra l’aumento delle tasse e il peggioramento delle condizioni di studio; gli episodi di violazione del diritto allo studio sono ormai all’ordine del giorno…
A Bologna in più di una facoltà si è presentato il problema della mancata attivazione di alcuni corsi: “Fondamenti di Impianti I” per Biotecnologie Industriali e “Inglese” per Scienze Politiche. Nel secondo caso il corso è stato abolito per carenza di aule e docenti, in sostituzione viene prospettato un “percorso di apprendimento autonomo guidato” (ovvero un corso on line), soluzione di fatto impraticabile per chi non può permettersi un computer e l’accesso ad Internet, anche considerando l’insufficiente numero di PC presenti in facoltà. Come se non bastasse, non sapere l’inglese costituisce debito formativo, insomma… se non si vuole avere il debito bisogna arrangiarsi!
A Biotecnologie la mancanza di docenti per il corso di Impianti (IV A.A.), un anno fa, aveva lasciato gli studenti a bocca asciutta con la speranza di poterlo frequentare l’anno successivo oppure di partecipare ad uno stage in un’industria (come se alcuni giorni di “apprendistato” fossero paragonabili a 25 ore di lezione!).
L’ipotesi di un ulteriore slittamento, che avrebbe significato l’iscrizione obbligatoria al I anno fuori corso (un regalino di 1.400 euro all’ateneo!), unita al malcontento dovuto al livello insostenibile delle tasse e ad altre situazioni di disagio (come l’insufficienza delle aule), ha spinto gli studenti ad esercitare forti pressioni per una rapida soluzione: si è così ottenuta l’immediata riattivazione del corso (che è attualmente tenuto dall’unico docente disponibile in tutto l’ateneo!). Episodi come questi non sono che il riflesso dei pesanti tagli ai finanziamenti per l’università, per cui assumere nuovo personale è quasi un’utopia.
Se la risposta degli studenti si rivolge solo ai singoli attacchi, questi potranno essere solamente arginati… in attesa di nuovi!
Per garantire un diritto allo studio veramente accessibile a tutti è quindi necessario unire le singole lotte con un programma che comprenda:
• raddoppio dei finanziamenti pubblici;
• gratuità dell’iscrizione;
• ritiro della riforma.