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Particolarità storiche della rivoluzione latinoamericana
Se c’è un zona nel mondo dove lo stalinismo ha giocato un ruolo particolarmente nefasto questa è senza dubbio l’America Latina. Durante la seconda guerra mondiale l’Urss usò i Partiti comunisti come agenzie estere della propria diplomazia e subordinava alla difesa dei privilegi della casta burocratica la lotta mondiale contro il capitalismo. In questo modo venivano definiti “progressisti” tutti quei rappresentanti della classe dominante che si contrapponevano alla Germania nazista e che nella maggioranza dei casi erano alleati dell’imperialismo americano

A un anno dall’Argentinazo

La crisi argentina è un monito per i lavoratori di tutto il mondo di quali drammatici rivolgimenti possa portare nella vita di milioni di persone la sopravvivenza del sistema capitalista su scala mondiale.

Il collasso del capitalismo argentino ha aperto la porta ad un processo rivoluzionario in cui le masse lavoratrici sono diventate protagoniste attraendo l’attenzione e la simpatia dei lavoratori di tutto il mondo.

 


Il 2 febbraio, sessanta giorni dopo l’inizio della serrata padronale, il cosiddetto Coordinamento democratico dichiara la fine della prova di forza contro il governo Chávez. Quest’azione, che puntava a provocare il caos nel paese per ottenere le dimissioni di Chavez e nuove elezioni, non è mai riuscita a paralizzare il Venezuela, perché, tranne i grossi centri commerciali, alcune grandi aziende della distribuzione alimentare e la Pdvsa (l’azienda che gestisce la produzione e la distribuzione del petrolio), il resto del paese non è mai stato bloccato, nonostante i rozzi tentativi di giornali e tv di dimostrare il contrario. L’opposizione, organizzata attorno alla Confindustria locale (la Fedecameras) e ai burocrati del sindacato Ctv, ha provato ad uscire a testa alta da questa prova di forza, con una gran raccolta di firme contro Chávez, un tentativo di mascherare il loro fallimento.

Un continente in rivolta

 

L’America Latina è oggi il continente dove lo sviluppo della lotta di classe ha raggiunto il punto più elevato. Non esiste o quasi un paese che non abbia visto scioperi o manifestazioni di massa in questi ultimi anni.

Dal Messico alla Terra del Fuoco non esiste nazione che si possa definire stabile, nonostante gli anni successivi al crollo dell’Unione Sovietica siano stati particolarmente duri per il movimento operaio del subcontinente. Le classi dominanti trionfanti imponevano i loro programmi di austerità, accumulando enormi profitti e svendendo il patrimonio statale di intere nazioni alle multinazionali. Le direzioni dei partiti operai e dei sindacati intraprendevano uno spostamento a destra senza precedenti. La quasi totalità delle formazioni guerrigliere consegnavano le armi senza aver raggiunto nessuno dei loro obiettivi e in alcuni casi si integravano nell’apparato statale.
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