La revoca della candidatura di Ferrando
Con una metodologia senza precedenti (raccolta di firme attraverso telefonate) la segreteria nazionale del Prc si appresta a revocare la candidatura al senato di Marco Ferrando.
Con una metodologia senza precedenti (raccolta di firme attraverso telefonate) la segreteria nazionale del Prc si appresta a revocare la candidatura al senato di Marco Ferrando.
Come a molti è già noto, fra le decisioni assunte dall'ultimo Comitato politico nazionale (Cpn) del Prc c'è stata quella di aprire le liste dei candidati eleggibili al parlamento anche alle minoranze interne al partito. L'ingresso di Marco Ferrando, portavoce e principale esponente dell'associazione Progetto comunista (mozione 3 al congresso) fra gli eleggibili al Senato ha portato a una divisione verticale all'interno della sua stessa area. Sulla candidatura Ferrando, infatti si sono espressi in modo contrario ben 10 membri su 17 eletti da quest'area al Cpn; viceversa la maggioranza dei delegati della mozione 3 allo scorso congresso nazionale (32 su 45) ha sostenuto Ferrando. Il settore contrario, capeggiato da Francesco Ricci, accusa Ferrando di essere entrato con Bertinotti nella "gabbia" dell'Unione.
Proposta di Odg conclusivo
di FalceMartello, tendenza Marxista nel Prc
Il percorso della trattativa programmatica nell’Unione è ormai vicino alla conclusione. È necessario quindi che il partito dia una valutazione complessiva del profilo di questo programma. Il risultato della trattativa conferma con chiarezza l’egemonia che gli interessi della classe dominante esercitano sul grosso delle forze dell’Unione.
In un clima di grande entusiasmo si è tenuta a Cortona (Ar), dall’8 all’11 dicembre, la Conferenza nazionale della tendenza marxista Falcemartello, alla presenza di 120 compagni.
La riunione è stata preparata da un percorso di discussione, durato oltre due mesi, con riunioni locali nelle quali si è discusso il documento, le questioni politiche fondamentali e sono stati approvati gli emendamenti e eletti i delegati per la conferenza nazionale. Così alla fine circa 300 compagni sono stati coinvolti in tutta Italia.
Una prima valutazione del risultato
Il dibattito nel Cpn ha visto un passaggio significativo riguardo le primarie che ci pare importante commentare.
Un breve ordine del giorno presentato dalla Presidenza, che invitava alla mobilitazione di tutto il partito in sostegno alla candidatura di Bertinotti ha infatti causato una differenziazione fra le diverse minoranze congressuali.
Al momento del voto, i compagni Ferrando e Cannavò hanno fatto una dichiarazione congiunta di non partecipazione al voto che riproduciamo in appendice assieme all’Odg.