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Il nuovo disordine mondiale

I rapporti internazionali all’alba del XXI secolo

 

"Esattamente come il XIX secolo si era chiuso, nel 1914, con lo scoppio della prima guerra mondiale, la guerra nel Kosovo (la prima in Europa dal 1945) segna il nostro vero ingresso nel XXI secolo. È sintomatico che si entri nella nuova era nello stesso tragico modo (e quasi negli stessi luoghi) di allora. Questi eventi riflettono il cambiamento di ruoli dei vari attori internazionali (…). Gli Usa sono rimasti l’unica vera "iperpotenza": una situazione che si rivelerà disastrosa."

(Dominique Moisi, vicedirettore dell’Institut Français des Relations Internationales, sul Financial Times del 29/3/99)

La teoria dei "due campi":

ieri come tragedia, oggi come farsa

 

Il dibattito sulle questioni internazionali ha fatto emergere differenze importanti nella maggioranza del Prc. Un articolo di Fausto Sorini pubblicato da Liberazione il 17 maggio, ha scatenato una discussione sul giornale (con interventi di Mantovani il 19 e di Vinci il 22) e poi nel partito fino a giungere in direzione nazionale, il 29 giugno.

Globalizzazione o imperialismo?

 

Il movimento di Seattle ha avuto il grande merito di puntare finalmente il dito sugli orrori e le aberrazioni economiche e sociali indotte dalla globalizzazione. La denuncia dell’"orrore economico", dello sfruttamento dei paesi sottosviluppati, delle crescenti ingiustizie sociali ha avuto un ruolo enormemente positivo nel contrastare l’ideologia dominante che presenta il mondo attuale come un paradiso indotto dal libero mercato e dalla "liberaldemocrazia".

Un bilancio del movimento

 

Il movimento contro le istituzioni mondiali del capitale e la globalizzazione si è imposto come protagonista sulla scena politica dopo le contestazioni al vertice del Wto di Seattle del dicembre 1999.

Da allora ogni riunione dei grandi organismi economici e finanziari, a Washington, Davos, Praga, Nizza e anche, logicamente su scala minore, a Genova, Ancona, Bologna è stata posta sotto assedio da migliaia e decine di migliaia di manifestanti.


Imperialismo, globalizzazione, lotta di classe 

Dopo Nizza

Le manifestazioni di Nizza del 6-7 dicembre hanno chiuso un anno inaugurato dalle manifestazioni di Seattle. Dodici mesi nei quali l’ondata partita dagli Stati Uniti se è allargata fino a raggiungere l’Europa.


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