A un anno dall’Argentinazo
La crisi argentina è un monito per i lavoratori di tutto il mondo di quali drammatici rivolgimenti possa portare nella vita di milioni di persone la sopravvivenza del sistema capitalista su scala mondiale.
Il collasso del capitalismo argentino ha aperto la porta ad un processo rivoluzionario in cui le masse lavoratrici sono diventate protagoniste attraendo l’attenzione e la simpatia dei lavoratori di tutto il mondo.
L’America Latina è oggi il continente dove lo sviluppo della lotta di classe ha raggiunto il punto più elevato. Non esiste o quasi un paese che non abbia visto scioperi o manifestazioni di massa in questi ultimi anni.
Dal Messico alla Terra del Fuoco non esiste nazione che si possa definire stabile, nonostante gli anni successivi al crollo dell’Unione Sovietica siano stati particolarmente duri per il movimento operaio del subcontinente. Le classi dominanti trionfanti imponevano i loro programmi di austerità, accumulando enormi profitti e svendendo il patrimonio statale di intere nazioni alle multinazionali. Le direzioni dei partiti operai e dei sindacati intraprendevano uno spostamento a destra senza precedenti. La quasi totalità delle formazioni guerrigliere consegnavano le armi senza aver raggiunto nessuno dei loro obiettivi e in alcuni casi si integravano nell’apparato statale.