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La liberazione della donna, una prospettiva comunista
 
Cento anni fa la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi a Copenaghen, decise di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne: l'otto marzo. In occasione di questo anniversario, abbiamo pubblicato la ristampa della rivista teorica "La liberazione della donna, una prospettiva comunista". Di seguito invitiamo alla lettura di una nuova presentazione, scritta da Sonia Previato.

AA. VV., In difesa del marxismo n°2, 1968-69 un biennio rivoluzionario, A.C. Editoriale Coop a r.l., Milano, 2000.

Badia G., Zetkin femminista senza frontiere, Erre emme edizioni, 1994.


Il subcontinente indiano è la zona del mondo meno sensibile alla questione di genere. E’ l’unica regione dove gli uomini superano in numero le donne: la divisione per sesso è di 105,7 uomini ogni 100 donne. In Pakistan le donne non sono soggette solo alla discriminazione economica, ma sono vittime anche di costumi inumani e leggi come il Karo Kari, la clausola Hadood, il Qasas, il matrimonio secondo la legge coranica e la legge di stato della mezza testimonianza (per cui in una corte la testimonianza di una donna vale la metà di quella di un uomo).

 
8 luglio 1921 - Principi fondamentali

1. Il terzo congresso dell’Internazionale comunista, in congiunzione con la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, conferma una volta di più la decisione del Primo e Secondo congresso che tutti i partiti comunisti dell’Occidente e dell’Oriente devono aumentare il lavoro fra il proletariato femminile, educando alle idee comuniste le larghe masse delle donne lavoratrici e trascinandole nella lotta per il potere sovietico, per la costruzione della repubblica sovietica operaia.

 

Quote alle donne? No grazie!

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Falcemartello n° 154, febbraio 2002.

Il partito è attraversato da un dibattito piuttosto acceso attorno al voto del Cpn del 30/11 e del 16/12 sull’emendamento antidiscriminatorio che porterebbe la presenza delle donne nelle delegazioni e negli organismi dirigenti obbligatoriamente al 40%. Si dice che non si sta parlando di quote, bensì di norme antidiscriminatorie. Francamente, considerando la natura del dibattito, mi è difficile capire la differenza.

 

Forum delle donne: un bilancio negativo

La questione femminile ha sempre occupato un posto centrale nella teoria e nella pratica del marxismo. Le donne lavoratrici, dal momento che subiscono un’oppressione di genere insieme ad un’oppressione di classe, sono la parte più sfruttata del proletariato e possiedono quindi un enorme potenziale rivoluzionario che noi marxisti dobbiamo capire e saper cogliere se vogliamo radicare le idee comuniste e rivoluzionarie nella società.

 


L’emancipazione femminile in Russia prima e dopo la rivoluzione

 

La rivoluzione d’ottobre del 1917 rappresentò un momento importante della lotta per l’emancipazione femminile nella storia della Russia. Il riferimento a questa esperienza permette di comprendere più chiaramente gli sviluppi che il movimento per la liberazione della donna ha avuto fino ai giorni nostri, ma soprattutto, in base all’esperienza della favolosa lotta condotta dalle donne bolsceviche, fornisce importanti indicazioni sul percorso migliore per il superamento dell’oppressione femminile.

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