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Compagne e Compagni,

a chi in questo congresso ci ha ricordato, in maniera come sempre poetica, che le mozioni uccidono le emozioni vorremmo iniziare a dire che anche l’indignazione, anche la rabbia sono delle emozioni, anche la stanchezza sicuramente è una emozione.

Un primo bilancio in vista del congresso nazionale

Con oltre 42mila voti espressi in duemila congressi di circolo possiamo affrontare un primo bilancio della nostra partecipazione al percorso congressuale. Partiamo dai numeri, al netto di modifiche che prevediamo ormai non sostanziali dai congressi mancanti, e al netto anche della nostra valutazione duramente critica sui tesseramenti gonfiati e sul voto passivo.

 

In difesa del contratto nazionale

Riportiamo qui di seguito l'ordine del giorno che i delegati della nostra mozione hanno presentato al congresso della federazione di Milano che impegna il nostro partito nella lotta contro il superamento del contratto nazionale. A questo testo ne è stato contrapposto un altro, presentato dal compagno Antonio Lareno, componente della segreteria della Camera del Lavoro di Milano.

L'ordine del giorno proposto dal compagno Lareno è stato approvato con 172 voti, mentre il nostro ha raccolto 73 voti.

No Tav: lo stato del movimento e i compiti del Prc

Davvero la Val di Susa è così pacificata e pronta ad accogliere il treno ad alta velocità/capacità come i media vogliono farci credere?

I quasi due anni di governo del centro-sinistra hanno avuto sulla parte istituzionale del movimento No Tav (sindaci e comunità montane) lo stesso pernicioso effetto che hanno avuto sul sindacato confederale: quello di smorzare le lotte in cambio della sopravvivenza del governo "amico". In quel periodo il movimento è stato attraversato da non poche tensioni.

Serve una visione di classe!

  La storia dei processi di immigrazione dei popoli, è la storia della lotta di classe nel mondo: lotte per migliori livelli di vita, lotte per il potere, lotte contro i fenomeni della natura. Il problema dell'immigrato non è un problema culturale, ma è un problema economico ed anche amministrativo. E' strettamente collegato alla lotta per la difesa dei diritti di lavoratore e cittadino. Tutto questo porta a vedere la potenzialità della loro partecipazione nelle lotte sociali, economiche e politiche del paese.

Un accordo preso tra la commissione per il congresso e il direttore di Liberazione prevedeva che il giornale non diventasse terreno di polemiche congressuali, limitandosi a offrire gli spazi della tribuna e i resoconti dei giornalisti inviati in diversi congressi.

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