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La nostra campagna per il Tfr


Lo ammette anche la stampa: la maggioranza dei lavoratori non vogliono mettere i propri soldi nei fondi pensione. In un articolo apparso il 25 febbraio sul Corriere della sera una ricerca della Gfk Eurisko per conto di Assogestioni emerge che il 58% dei dipendenti privati delle piccole aziende (il 95% delle aziende italiane) preferisce tenersi il proprio Tfr. Nelle grandi aziende sono il 42% quelli che pensano di rivolgersi a un Fondo mentre “solo” un corposo 39% preferisce tenersi il Tfr, questo significa che allo stato attuale un 19% è ancora indeciso. Ma le considerazioni più interessanti dell’articolo sono nel finale: 7 persone su 10 non pensano che la soluzione al problema delle pensioni, sempre più povere, siano i fondi integrativi.

Perché diciamo no al Tfr nei fondi pensione


Il materiale di queste pagine vuole fornire argomenti per ragionare sul tema  del Tfr e delle pensioni. Da troppo tempo ormai su questo argomento così importante sentiamo solo una campana: quella di chi indica nell’Inps e nella spesa pensionistica la causa di tutti i mali dell’economia italiana. Non passa giorno senza che qualcuno suoni l’allarme sul “tracollo del sistema pensionistico”. Scopo di questa rumorosa campagna è convincerci che ormai non c’è modo di avere una pensione pubblica e dignitosa, e ottenere che i lavoratori versino la propria liquidazione (Tfr) in quei fondi pensione che negli ultimi 14 anni non sono riusciti a ottenere una reale adesione.

Lungi da noi augurarci il fallimento di un qualunque fondo, perché in ultima analisi a farne le spese sono solo e unicamente lavoratori, pensionati e piccoli risparmiatori, va comunque detto che casi di insolvenza non mancano anche in Italia. Di questo se ne parla sempre molto poco, forse perché vista la campagna intensa che è stata avviata in queste settimane per convincere i lavoratori a mettere il proprio Tfr nei fondi, parlarne può nuocere al risultato finale.

Vi sono paesi, quali l’Olanda e gli Stati Uniti, dove le risorse dei fondi pensione superano il 100% del Pil. Una cifra colossale. Cosa succede ai lavoratori in questi paesi? Che salari hanno? L’esperienza dimostra inequivocabilmente che in questi paesi non solo i diritti e i salari non sono migliori che altrove, ma persino le pensioni non sono più alte.

In Italia esistono oggi quattro modi per avere una pensione privata:

Fondi pensione “aperti”: si tratta di prodotti finanziari simili ai fondi comuni di investimento a cui possono aderire tutti (lavoratori, liberi professionisti, ecc.). Il loro successo è stato scarsissimo: in oltre dieci anni hanno raccolto appena 400mila iscritti, quasi il 90% lavoratori autonomi.


Il successo dell’assemblea sulle pensioni organizzata a Modena dalla Rete 28 aprile il 15 febbraio scorso in collaborazione con Il Manifesto non è soltanto numerica, grazie alla partecipazione di circa 140 lavoratori che hanno quasi riempito la sala “Corassori” della Camera del Lavoro.

Perché non aderiamo ai fondi pensione e ci teniamo il Tfr

 
Pubblichiamo questo testo sullo scippo del Tfr. Abbiamo sviluppato la nostra critica al provvedimento contenuto nella finanziaria sotto forma di domande e risposte, utile anche per l'utilizzo in volantini e materiale di propaganda.

 

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