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Jeremy-Corbyn-at-packed-rally.jpgIl 14 agosto si aprono le votazioni per eleggere il nuovo leader del Partito laburista in Gran Bretagna. Le procedure di voto termineranno il 10 settembre e due giorni dopo sarà annunciato il vincitore. Per la prima volta nella storia del Labour party, il segretario del partito sarà eletto con un sistema del tutto simile alle elezioni primarie nostrane.

La Spagna oggi è l’avanguardia della lotta di classe in Europa. La radicalizzazione si esprime in tutti i campi: elettorale, politico e sociale. Partiamo dalle elezioni amministrative che si sono tenute meno di un mese fa. Le liste collegate a Podemos hanno vinto in molte delle più importanti città spagnole: Madrid è governata da Manuela Carmena di Ahora Madrid, il primo sindaco non del Partito popolare da vent’anni. Simile la situazione a Saragozza, Valencia e Barcellona, con Ada Colau, leader radicale del movimento anti-sfratti. La vittoria di Podemos segna una svolta. Già con l’insediamento dei sindaci il 13 giugno è stato palese il sostegno di massa dato alla sinistra radicale: migliaia di lavoratori e studenti spagnoli si sono radunati davanti ai municipi per festeggiare la vittoria delle liste collegate a Podemos e la sconfitta dei sindaci legati al Partito popolare.

E' stato firmato il tanto atteso accordo sul nucleare tra l'Iran e le sei maggiori potenze mondiali. Dopo 18 giorni continui di trattative le parti hanno annunciato un accordo di 100 pagine, con il quale si avvia il ridimensionamento del nucleare iraniano e la revoca delle dure sanzioni contro l'Iran. Questo porta a termine più di tre decenni di dure sanzioni economiche imposte all'Iran dall'imperialismo statunitense e segna una sconfitta completa della strategia degli Stati Uniti di intimidazione, ricatto e la coercizione dell'Iran.

Solo dopo la mezzanotte del 15 luglio il parlamento greco ha alla fine approvato una legge onnicomprensiva che contiene tutte le “misure preliminari" richieste dalle istituzioni. La votazione è stata accolta con scioperi, manifestazioni e da una ribellione da parte di 38 deputati Syriza, insieme  all'opposizione della maggioranza dei membri del Comitato centrale del partito.

Una dichiarazione di 109 dei 201 membri del CC di Syriza rifiuta il patto di Bruxelles , lo descrive come un golpe e afferma che non può essere accettato da Syriza. Tsipras ha perso il controllo del partito. Sotto riportiamo la dichiarazione:

latuff-greek-memorandumL’accordo imposto alla Grecia nelle prime ore del 13 Luglio, dopo un Eurosummit durato tutta la notte, non può essere che definito una umiliante capitolazione. La Grecia ha di fatto rinunciato alla propria sovranità in favore della Troika, in cambio di un nuovo salvataggio vincolante e una vaga promessa che forse, un giorno, sarà presa in esame una ristrutturazione (ma non una cancellazione) del debito. Ma questo accordo non funzionerà.

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