Lotta senza fine...
Ciao Antonia, ma è tuo figlio Mauro (Moretti) che ha diviso l’Italia in due? Sì? che bravo!
Nuovo spot della Tim.
Sono ormai passati più di sessanta giorni, ma non si vedono sbocchi per i lavoratori della ex Wagon Lits. Il governo nicchia, allude a un ipotetico incontro con le ferrovie e i sindacati, rinvia insomma alle calende greche. Nel mese di gennaio sono scesi dalla torre due operai ma non si capisce la ragione. Stavano male, oppure era parte di un’apertura chiesta dalla segreteria Filt Cgil il 19 gennaio durante un’assemblea sotto la torre, al governo? Per fortuna dopo alcuni giorni saliva un altro compagno a dar man forte al lavoratore rimasto solo.
In attesa di un nuovo incontro, il governo pensa di rimettere sui binari per ora un treno notturno per Lecce, uno per Taranto, più avanti anche uno per Palermo. Ma sotto quale società si dovrà lavorare? Per caso la International security service Srl, a cui fanno capo i fratelli Buglione? Questa società nel 2005 vinse la gara per la sicurezza sui treni, ma la gara passò alla società Italpol. Il motivo è un appunto riservato firmato dal funzionario della direzione acquisti Antonio Guelfi, secondo cui i Buglione “non avevano i requisiti in quanto risultavano avere a carico precedenti penali” (da Fuori orario,di Claudio Gatti). Non solo, l’Espresso (novembre 2006) riporta “Invero le irregolarità amministrative emerse nel corso dibattimentale, i rapporti con noti esponenti della criminalità organizzata la gestione privata e clientelare della cosa pubblica, un ricorso alla raccomandazione e ai rapporti con esponenti politici e delle istituzioni, dimostrano che ci troviamo a uomini disonesti e privi di scrupolo”.
La domanda è ovvia: ma in che mani vanno a finire questi operai?
Intanto Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, ex comunista, ex sindacalista Cgil, come una salamandra ha attraversato incendi che avrebbero bruciato chiunque, rimanendo sempre al suo posto.